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Statuto

UNIONE PEDEMONTANA PARMENSE
Provincia di Parma
SCRITTURA PRIVATA

CONTRATTO DI SERVIZIO TRA L'UNIONE "PEDEMONTANA PARMENSE" E L'AZIENDA SPECIALE TERRITORIALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA "PEDEMONTANA SOCIALE" PER IL CONFERIMENTO DELLA SUB-COMMITTENZA E PER LA REALIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI ED ATTIVITA' SOCIO-ASSISTENZIALI.
L'anno DUEMILAQUATTORDICI, il giorno QUINDICI del mese di GENNAIO, presso il Comune di COLLECCHIO, con la presente scrittura privata da valersi per ogni conseguente effetto di legge,
TRA
L'UNIONE PEDEMONTANA PARMENSE, C.F.02511960342, rappresentata dal Segretario Generale Dott. Adolfo Giuseppe Dino, nato a Palermo il 25.01.1959 domiciliato per la carica a Collecchio (Parma) in Viale Libertà, 3 – sede legale dell'Unione Pedemontana Parmense (d'ora in avanti denominata Unione);
E
L'AZIENDA SPECIALE TERRITORIALE PER I SERVIZI ALLA PERSONA "PEDEMONTANA SOCIALE" rappresentata dal Direttore Generale Dott. Adriano Temporini, nato a Parma il 19/02/1969, e domiciliato per la carica a Collecchio (Parma) in Piazza Fraternità, 4 - sede legale dell'Azienda "Pedemontana Sociale" (d'ora in avanti denominata Azienda);
PREMESSO
I Comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo con le rispettive deliberazioni di Consiglio Comunale:
- n. 92 del 20/12/2007 del Comune di Collecchio;
- n. 99 del 20/12/2007 del Comune di Felino;
- n. 75 del 20/12/2007 del Comune di Montechiarugolo;
- n. 60 del 21/12/2007 del Comune di Sala Baganza;
- n. 91 del 17/12/2007 del Comune di Traversetolo;
hanno approvato la costituzione dell'AZIENDA che si è insediata dal 1° Gennaio 2008
I Comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo con le rispettive deliberazioni di Consiglio Comunale:
- n° 61 del 06/11/2008 (Collecchio)
- n° 83 del 03/11/2008 (Felino)
- n° 66 del 04/11/2008 (Montechiarugolo)
- n° 61 del 05/11/2008 (Sala Baganza)
- n° 74 del 28/10/2008 (Traversetolo)
deliberavano di costituire l'Unione "Pedemontana Parmense e ne approvavano lo Statuto e lo schema di atto costitutivo;
In data 16 dicembre 2008, i Sindaci dei Comuni aderenti all'Unione ne sottoscrivevano l'atto Costitutivo;
In data 27 giugno 2013 con Atto notarile n. 10052 serie 1T l'Unione ha acquisito le quote di proprietà dei Comuni divenendo unico proprietario.
L'AZIENDA opera nel rispetto:
− della legislazione nazionale e delle leggi e direttive regionali in materia,
− del proprio Statuto e dei propri Regolamenti,
− dei Piani per la Salute e il benessere Sociale e dei relativi Accordi di programma,
− del presente Contratto di Servizio.
L'AZIENDA è stata costituita quale forma associativa ottimale per la gestione dei servizi sociali, secondo principi di uguaglianza ed imparzialità, trasparenza, attraverso il sostegno e la partecipazione dei cittadini al miglioramento dei servizi, anche mediante l'attivazione di verifiche sul grado di soddisfazione dell'utenza, al fine di raggiungere i seguenti obiettivi:
a) garantire la qualità e continuità dei servizi offerti e la migliore razionalizzazione dei costi, sviluppando un approccio organico alle problematiche individuali e familiari;
b) garantire l'integrazione dei bisogni socio-sanitari dei cittadini;
c) garantire una significativa e radicata presenza dei servizi sul territorio di ciascuno dei Comuni;
d) garantire una direzione politica che consenta ai Comuni di adottare le decisioni in materia di loro competenza e di esercitare le funzioni di committenti dei servizi per i quali la legge riconosce loro la titolarità delle funzioni;
e) programmare, coordinare e gestire, sin dal 01/07/2008, i servizi sociali prima in delega all'AUSL;
f) garantire omogeneità nella qualità e quantità delle prestazioni sul territorio;
g) promuovere evidenti economie di scala e il rafforzamento del proprio potere contrattuale;
h) garantire un utilizzo funzionale e perequativo del fondo per la non autosufficienza.
- che lo Statuto approvato dall'Unione all'art. 30, conformemente a quanto previsto dalla normativa in vigore, stabilisce che "Il conferimento all'Azienda della gestione di servizi e/o attività da parte dei soci Enti pubblici territoriali è regolato da contratti di servizio disciplinati dalla normativa vigente";
- che il presente contratto di servizio:
a) ha la funzione di disciplinare per i servizi in questione, i rapporti tra l'UNIONE e l'AZIENDA sia per quanto riguarda gli aspetti finanziari, di utilizzo e gestione patrimoniale nonché quelli inerenti gli standard quanti - qualitativi degli interventi e prestazioni da erogare nei confronti dei cittadini e gli indicatori di risultato da conseguire;
b) costituisce le linee di indirizzo relative alla gestione dei servizi conferiti da parte
dell'Unione, con le modalità previste secondo le schede tecniche allegate;
c) contribuisce a definire il ruolo dell'AZIENDA nell'ambito di quanto previsto dalla normativa vigente in materia di accreditamento socio-sanitario, congiuntamente agli specifici contratti di servizio, con riferimento alla sub-committenza.


TUTTO CIO' PREMESSO
SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
TITOLO I
PRINCIPI GENERALI


Articolo 1 - PREMESSE

1. Le premesse al presente contratto ne costituiscono parte integrante e sostanziale.

Articolo 2 - OGGETTO DEL CONTRATTO DI SERVIZIO
1. Il presente Contratto di servizio regola i rapporti tra l'Unione e l'AZIENDA nell'ambito della realizzazione di interventi e servizi sociali. Oggetto del Contratto di servizio è la sub committenza, produzione e gestione dei servizi socio assistenziali e sociosanitari da parte dell'AZIENDA, di norma sul territorio dei Comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo individuati nelle schede tecniche allegate:
• Scheda tecnica 1: "Servizi area Minori e Famiglie"
• Scheda tecnica 2 : "Servizi area Anziani"
• Scheda tecnica 3: "Servizi area Adulti/Handicap"
• Scheda tecnica 4: "Servizi trasversali
• Scheda tecnica A : "Elenco patrimonio immobiliare conferito ai sensi dell'Art. 5 del contratto di servizio"
• Scheda tecnica B: "Elenco polizze assicurative"
2. Oltre agli interventi e servizi gestiti alla data di sottoscrizione del contratto e descritti nelle Schede allegate di cui al comma 1, l'AZIENDA si attiverà per realizzare gli ulteriori interventi e servizi coerenti con le proprie finalità istituzionali che le venissero eventualmente attribuiti successivamente dall'Unione. La regolazione delle modalità per la realizzazione di tali attività e servizi avverrà mediante integrazione del presente contratto di servizio.
3. L'AZIENDA gestisce in forma unitaria tutti gli interventi e servizi definiti nel Piano per la Salute e il Benessere Sociale, con riferimento ai bisogni della persona e della famiglia quali in particolare: anziani, minori, adulti in difficoltà, immigrati e disabili, favorendo la concertazione con i diversi attori sociali, pubblici e privati, del territorio, e promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini, anche attraverso il coinvolgimento delle organizzazioni di cittadinanza e delle organizzazioni sindacali. L'Unione può stipulare ulteriori convenzioni direttamente con l'AZIENDA, ai sensi dell'art. 30 D.Lgs. 267/2000 e successive modifiche ed integrazioni, per la gestione di servizi di propria competenza, riconducibili al sistema integrato locale di welfare secondo la normativa vigente.
4. L'AZIENDA previa apposita deliberazione del Consiglio di Amministrazione può, inoltre, gestire servizi e svolgere attività di consulenza, nell'ambito dei sistemi integrati locali di welfare, per altri Enti/soggetti del terzo settore che ne facciano richiesta, previa stipulazione di apposite convenzioni per la disciplina e la regolazione dei conseguenti rapporti economico-finanziari.


Articolo 3 - DURATA
1. Il presente Contratto di Servizio decorre dalla data di sottoscrizione per anni quattro.
2. È escluso il tacito rinnovo. Entro 3 mesi dalla scadenza le parti, prima di procedere al rinnovo, si ritroveranno per valutare una eventuale revisione dei contenuti. In ogni caso, al fine di dare attuazione a nuove normative o di rispondere in maniera più adeguata all'evoluzione della domanda sociale, le parti potranno consensualmente e in qualunque momento modificare il contenuto del presente Contratto.
3. Qualora l'Unione richieda all'AZIENDA modifiche ai servizi affidati, tali richieste dovranno essere formalizzate mediante espresso atto scritto con contestuale autorizzazione alla eventuale maggiore spesa. Di norma, le modifiche dovranno essere formalizzate prima dell'approvazione del bilancio previsionale dell'AZIENDA e diverranno attuative il primo giorno dell'anno di riferimento.

TITOLO II
PROGRAMMAZIONE E SERVIZI

Articolo 4 - PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITA'
1. I servizi oggetto del presente contratto sono da considerarsi ad ogni effetto servizi pubblici locali, pertanto la loro erogazione da parte dell'AZIENDA dovrà avere carattere di regolarità e continuità nel rispetto della vigente normativa.
2. La gestione delle attività e dei servizi dovrà seguire gli indirizzi dell'Unione, del comitato di distretto e degli strumenti di programmazione socio sanitaria di cui gli stessi si doteranno in linea col Piano Socio Sanitario Regionale per la salute e per il benessere sociale. I principi su cui l'Unione basa la propria azione di Governance in tale contesto sono:
a) l'individuazione dell'ambito distrettuale come ambito ottimale per la gestione delle funzioni di programmazione e del sistema integrato di servizi;
b) la centralità dell'ente locale nella programmazione, regolazione, gestione della committenza e realizzazione del sistema locale dei servizi sociali e socio sanitari a rete;
c) l'acquisizione del metodo della programmazione partecipata e concertata per lo sviluppo e la gestione del sistema integrato, mediante lo strumento del Piano per la salute e il benessere sociale che valorizza i soggetti pubblici e privati, in particolare il terzo settore;
d) la separazione delle funzioni pubbliche di governo da quelle di produzione dei servizi.
3. L'AZIENDA partecipa attivamente al processo di programmazione del Piano per la salute e il benessere sociale e fa parte degli organismi costituiti dai Comuni, al fine di favorire la programmazione partecipata. L'Unione sottoscrive l'Accordo di programma triennale e gli accordi integrativi annuali.

Articolo 5 – CONFERIMENTO PATRIMONIO - SEDI OPERATIVE E STRUTTURE
1. Ai sensi dell'art. 26 dello Statuto, i Comuni dell'Unione conferiscono in comodato d'uso o assegnazione temporanea, a titolo gratuito, gli immobili (comprese le relative attrezzature) dettagliati in allegato (cfr. allegato "A") affinché l'AZIENDA possa utilizzarli nell'erogazione dei servizi oggetto del presente contratto.
2. L'AZIENDA si impegna:
a. a garantire gli standard strutturali, organizzativi e tecnologici, minimi ed ulteriori, previsti dalla normativa statale e regionale, per il mantenimento dello status di struttura accreditata anche in qualità di sub committente e ne assume ogni relativa responsabilità;
b. a riconsegnare gli immobili, alla fine del presente contratto, nelle stesse condizioni indicate dal verbale di consegna, fatto salvo il normale deperimento legato all'uso;
c. nel caso di utenze e di assicurazioni non ancora volturate all'AZIENDA o di ritardo della volturazione rispetto all'inizio delle attività, l'AZIENDA rimborserà il Comune proprietario delle spese sostenute dietro presentazione di nota di dettaglio e della relativa documentazione giustificativa;

TITOLO III
ASPETTI GESTIONALI

Articolo 6 – LIVELLI DI QUALITA' DEL SERVIZIO
1. Al fine di garantire il monitoraggio dei servizi e dei processi di produzione dei servizi stessi e il loro continuo miglioramento, l'AZIENDA garantisce gli standard quantitativi e qualitativi raggiunti nel corso degli anni:
a. Indicati nel presente contratto;
b. Espressi a livello aziendale dal Consiglio di amministrazione;
c. Espressi nella/e Carta/Carte dei servizi;
d. Formulati a livello regionale e distrettuale.
2. L'AZIENDA si impegna altresì a garantire gli standard strutturali, organizzativi e tecnologici, minimi ed ulteriori previsti dalla normativa regionale in materia di accreditamento dei servizi socio-sanitari, sia per i servizi oggetto di produzione diretta (centri diurni per anziani di Basilicanova, Collecchio e Traversetolo), che per i servizi per i quali mantiene in capo la sub committenza (servizio assistenza domiciliare di Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), ai sensi dei piani di adeguamento oggetto di accreditamento transitorio, assumendone ogni relativa responsabilità.
3. L'AZIENDA ha piena facoltà, nel rispetto degli standard di qualità e quantità prefissati, di utilizzare le forme e gli strumenti organizzativi ritenuti più idonei per il conseguimento di più elevati livelli di efficacia, efficienza ed economicità nella gestione dei servizi e degli interventi. Resta inteso che l'AZIENDA, nei confronti dell'UNIONE, rimane unica responsabile qualsiasi sia la forma di gestione scelta per i singoli servizi ed interventi.
4. L'AZIENDA è tenuta a comunicare all'UNIONE, per tutti i servizi e le attività oggetto del presente contratto, i Responsabili di Area con i quali devono essere mantenuti i rapporti operativi che si rendessero necessari.

Articolo 7 - CARTA DEI SERVIZI
1. L'AZIENDA si impegna ad aggiornare la/le Carta/e dei servizi, nelle quali, in conformità a quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale vigente, saranno descritti i livelli qualitativi e quantitativi dei servizi erogati, le caratteristiche organizzative e qualitative delle prestazioni, i diritti e i doveri degli utenti.
2. La Carta dei servizi sarà utilizzata quale strumento di informazione degli utenti, ma anche per esplicitare gli impegni dell'AZIENDA nei confronti degli utenti stessi.

Articolo 8 - ACCESSO AI SERVIZI
1. L'accesso dei cittadini ai servizi conferiti avviene secondo quanto stabilito dalla normativa regionale in materia, dai regolamenti comunali vigenti, nonché dai regolamenti aziendali riferiti alle singole unità d'offerta.
2. Al fine di rendere i servizi sociali ampiamente fruibili, le persone e le famiglie devono essere messe in grado di poter accedere ai servizi stessi attraverso un'adeguata informazione circa l'accesso e il loro funzionamento.
3. Il Punto unitario di accesso ai Servizi dell'AZIENDA è lo Sportello Sociale presente in tutti i territori di ogni singolo Comune aderente all'Unione presso il quale i cittadini residenti si possono recare per:
- chiedere informazioni;
- presentare domanda di accesso alle prestazioni che l'AZIENDA eroga, corredata da adeguata documentazione.
4. La richiesta presentata allo Sportello verrà inoltrata dal personale amministrativo all'Assistente Sociale competente per area e per territorio che effettuerà la valutazione del bisogno.
5. Per l'accesso ai Servizi a domanda individuale con tariffa agevolata sarà valutato l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
6. Al presidio territoriale denominato Sportello sociale competono:
a. le funzioni di segretariato sociale
b. le funzioni informative e di assistenza all'utenza
c. le attività di supporto alle pratiche amministrative di competenza
d. la presa in carico dei singoli utenti
e. la proposta dei piani di assistenza individuali
f. l'analisi dei problemi e delle risorse personali e di rete esistenti
g. le verifiche intermedie e finali
h. la cura degli aspetti amministrativi, in rete con la sede legale dell'Azienda, attraverso la raccolta, e gestione dei dati provenienti dai servizi territoriali.
7. Lo Sportello sociale svolge funzioni di front office e di back office che lo rendono un presidio qualificato sul territorio nella gestione di tutti i servizi conferiti dall'Unione all'AZIENDA. All'interno dello Sportello sociale sono individuate le specifiche figure professionali preposte alla realizzazione dei servizi a livello territoriale.
8. Lo Sportello sociale ha il compito di dialogare con tutti i servizi comunali e riceverà tutti i dati disponibili, anche contenuti in banche dati telematiche, che risultino necessari ed utili per un corretto e proficuo svolgimento delle funzioni assegnate. A tal fine potranno essere stipulati specifici protocolli d'intesa tra i Comuni dell'Unione e l'AZIENDA.
9. L'Unione mantiene la titolarità dei servizi conferiti all'AZIENDA approvandone i relativi regolamenti per l'accesso e la determinazione delle tariffe, sentiti i Comuni dell'Unione;
10. I Comuni mantengono la titolarità degli adempimenti disciplinati dalla DGR 564/2000 per il rilascio delle autorizzazioni al funzionamento dei servizi e relativi controlli/verifiche successivi al rilascio, così come disciplinati nella medesima dgr 564/00.

Articolo 9 – AZIONI DI COMUNICAZIONE INFORMAZIONE
Al fine di soddisfare le necessarie esigenze informative degli utenti e dei loro famigliari, l'AZIENDA attuerà idonei Piani di comunicazione assicurando in particolare:
 che tutti gli utenti, i familiari o chi agisce per essi siano a conoscenza delle caratteristiche e dei livelli qualitativi delle prestazioni, attraverso la/le Carta/e dei servizi ed altri strumenti in grado di raggiungere efficacemente l'obiettivo;
 che ogni singolo utente, i familiari o chi agisce per esso sia a conoscenza del piano assistenziale individualizzato, dei suoi aggiornamenti e dei risultati conseguiti;
 che ai portatori di interessi diffusi sia resa disponibile una documentazione adeguata sull'attività dell'AZIENDA, attraverso, per esempio, il bilancio sociale, una pubblicazione periodica, o un sito Internet possibilmente interattivo.

Articolo 10 – CONTINUITA' DEI SERVIZI
1. L'erogazione dei cd. servizi minimi essenziali non può essere interrotta o sospesa.
2. In caso di interruzione o sospensione di interventi e/o servizi, fatta eccezione per quelli di cui al precedente comma 1, per cause indipendenti sia dalla volontà dell'Unione che dell'AZIENDA, quest'ultima dovrà adottare tutte le iniziative opportune per informare gli utenti, contenere i disagi per i medesimi, ripristinare nel più breve tempo possibile le prestazioni. L'AZIENDA avrà cura di informare tempestivamente l'Unione nel merito.
3. In caso di interruzione o sospensione di interventi e servizi, fatta eccezione per quelli di cui al precedente comma 1, derivanti da volontà dell'AZIENDA, la stessa dovrà acquisire il preventivo assenso dell'Unione, avvisare con un congruo anticipo l'utenza e mettere in campo attività sostitutive, idonee a contenere i disagi per gli utenti.
4. In caso di interruzione o sospensione di interventi e servizi, fatta eccezione per quelli di cui al precedente comma 1, derivanti da volontà dell'Unione, per esigenze di pubblico interesse o per difficoltà finanziarie, l'Unione s'impegna a darne congruo preavviso all'AZIENDA per consentire l'opportuna informazione dell'utenza.

Articolo 11 – MODALITA' DI GESTIONE DEI SERVIZI
1. L'AZIENDA, costituita ai sensi dell'articolo 114 del D.lgs 267/2000, dotata di personalità giuridica e di autonomia gestionale, è ente pubblico economico e come tale non rientra tra le pubbliche amministrazioni secondo quanto previsto dall'articolo 1 comma 2 del D.lgs 165/2001.
2. Considerata la sua natura, può stipulare contratti per l'acquisizione di beni e servizi nel rispetto delle norme poste a garanzia dell'imparzialità, trasparenza ed efficienza dell'azione amministrativa.
3. L'Azienda può perciò, nel rispetto del principio di responsabilità ed autonomia gestionale e degli standard di qualità e quantità fissati, utilizzare le forme e gli strumenti organizzativi e gestionali ritenuti più idonei per il conseguimento di più elevati livelli di efficienza ed economicità nella gestione dei servizi e degli interventi, ferma restando la sua attività di coordinamento, di verifica dei servizi erogati e di controllo dell'attività e nella consapevolezza che la stessa rimane l'unica responsabile nei confronti dell'Unione.

Articolo 12 – RISORSE UMANE
1. L'AZIENDA gestirà i servizi e gli interventi affidati con personale proprio e con personale assegnato dai Comuni in una delle forme previste e consentite dall'ordinamento, oltre che con le modalità di delega al privato sociale previste dalla normativa vigente (affidamento per gara d'appalto, convenzione, accreditamento socio- sanitario);
2. Per il personale già dipendente dei Comuni ed assegnato all'AZIENDA, le modalità dell'assegnazione risultano regolamentate da apposito protocollo d'intesa sottoscritto tra AZIENDA ed i singoli Comuni ai sensi e per gli effetti di quanto disposto nell'articolo 23 bis del D. Lgs. 165/2001;
3. L'AZIENDA applica, di norma, ai propri dipendenti il contratto EE.LL.

TITOLO IV
MONITORAGGIO E CONTROLLI

Articolo 13 – RENDICONTAZIONE DELLA GESTIONE DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITA'
1. L'AZIENDA si impegna a presentare all'Unione i seguenti documenti:
a) il piano programmatico (annuale/triennale), nel quale vengono fissati in termini quali-quantitativi le strategie e gli obiettivi aziendali articolati in programmi e progetti. In particolare, tale piano programmatico dovrà contenere gli obiettivi per l'anno di riferimento, anche con riguardo alla gestione unificata dei servizi aziendali. Il piano, inoltre, potrà prevedere:
1a. Proposte di regolamento o di modifica al regolamento di accesso degli utenti,
1b. Proposte di applicazione rette/tariffe unificate, di standard quanti/qualitativi diversi da quelli previsti nell'odierno contratto;
1c. Proposte di eventuali vantaggi economici o economie di scala da perseguire;
1d. Proposte di modifiche e/o integrazioni dei contratti vigenti rilevati dall'Azienda;
1e. Proposte organizzative atte a qualificare ulteriormente lo "Sportello Sociale" quale presidio territoriale di riferimento per l'utenza.
b) il bilancio annuale economico preventivo corredato della relazione illustrativa con allegato il documento di budget;
c) il bilancio consuntivo corredato di tutti i documenti allegati;
2. Al fine di verificare l'andamento di particolari attività o progetti innovativi, le parti stabiliranno momenti di verifica congiunta dell'andamento dei servizi sia sotto il profilo della qualità, dell'efficacia che dell'economicità.
3. In particolare, l'Unione si riserva il diritto di controllare, anche attraverso gli organi previsti dallo Statuto, che la gestione dei servizi e degli interventi avvenga nel pieno rispetto delle condizioni fissate dal presente contratto ed in particolare degli obiettivi e degli standard qualitativi, quantitativi ed economici dalla stessa definiti nel progetto approvato;
4. Al fine di consentire all'Unione di esercitare tale controllo, nonché per la verifica dell'adempimento degli obblighi previsti dalla normativa vigente, l'AZIENDA si impegna a fornire all'Unione stessa tutte le informazioni richieste e a consentire ogni altra operazione conoscitiva di carattere tecnico;
5. L'AZIENDA si obbliga a comunicare all'Unione, nell'ambito delle relazioni di pre-consuntivo e di consuntivo annuale, attraverso apposita scheda di rilevazione o in alternativa mediante idonei strumenti informatici:
a. i dati concernenti il livello di servizio offerto, misurato attraverso idonei indicatori di prestazione, preventivamente concordati;
b. i dati tipici della gestione, con particolare riferimento (a titolo esemplificativo e non esaustivo) a:
- numero di operatori utilizzati, secondo idonee suddivisioni per singolo servizio;
- numero di ore di servizio;
- rilevazioni statistiche in ordine al livello di soddisfazione dell'utenza;
c. i dati relativi agli investimenti, ai servizi, agli interventi ed ai tempi di realizzazione degli stessi;
d. costi/proventi dei servizi conferiti in gestione;
e. stato del patrimonio di cui all'Art. 5 del presente Contratto di servizio – Scheda "F".
6. L'AZIENDA fornirà trimestralmente all'Unione un prospetto di rendicontazione d'andamento del Bilancio.

TITOLO V
ASPETTI ECONOMICI

Articolo 14 – RAPPORTI PATRIMONIALI E IMPEGNI CONSEGUENTI ALL'AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO
1. L'Unione si impegna ad erogare all'Azienda una somma annuale avente natura contributiva a titolo di parziale concorso alla copertura del disavanzo gestionale. Detta somma non è soggetta ad IVA e le si applica il regime fiscale della ritenuta del 4% di cui all'art. 28 del D.P.R. 600/72, testo vigente. In sede di approvazione del bilancio di previsione dell'Azienda da parte del Consiglio dell'Unione, verrà stimata la somma che potrebbe essere richiesta per coprire il deficit gestionale aziendale per la quota parte afferente ogni singolo Comune;
2. Il deficit gestionale terrà conto a consuntivo di tutti i costi risultanti dalla gestione dei servizi affidati con il presente contratto compreso ogni onere di personale, degli oneri per le
spese generali rapportati a tutte le entrate concretizzate;
3. Potendo l'Azienda trovarsi in situazione di criticità sotto l'aspetto della liquidità, e al fine di non gravare di costi finanziari l'Azienda stessa, viene concordato che la somma stimata indicata al comma 1 venga erogata nelle rate di seguito indicate:
• 1^ rata: (15 marzo) 15%
• 2^ rata: (31 luglio) 35%
• 3^ rata: (31 dicembre) 35%
• 4^ rata: (saldo - 15 marzo dell'anno successivo) 15%
4. Entro il 30 Ottobre di ciascun anno l'Azienda trasmetterà all'Unione i dati relativi all'andamento del bilancio d'esercizio in corso dettagliando ogni aspetto utile a verificare l'andamento gestionale sul piano delle entrate e dei costi;
5. Entro 60 giorni dal termine dell'esercizio, l'Azienda trasmetterà il conto consuntivo all'Unione e dettaglierà l'importo esatto dell'eventuale deficit gestionale che in quota parte ogni singolo Comune dell'Unione dovrà coprire. In tale ambito si andranno a conteggiare e regolamentare i rapporti tra l'Azienda e l'Unione avuto riguardo alle anticipazioni corrisposte. Ove dovesse risultare la necessità di corrispondere ulteriori somme, rispetto a quanto già anticipato, ad integrale copertura pro quota del deficit gestionale, tali somme dovranno essere versate all'Azienda entro il 15 Aprile dell'anno successivo. Qualora, invece, dovesse risultare un credito finale a favore dell'Unione rispetto a quanto anticipato, l'Azienda provvederà a restituire il surplus entro il 15 Aprile dell'anno successivo. I termini indicati nel presente comma sono finalizzati a permettere all'Unione di far fronte con puntualità propri adempimenti in materia di predisposizione del bilancio preventivo e rendiconto.

Articolo 15 – TARIFFE E GESTIONE DELLA MOROSITA'
1. Le tariffe relative alla quota economica posta a carico del cittadino per i servizi e le prestazioni sociali, oggetto del presente Contratto di servizio, devono essere concordate con l'Unione in tempo utile a consentire all'AZIENDA l'approvazione del bilancio annuale economico preventivo.
2. Il tasso previsto per gli interessi moratori, in caso di mancato pagamento, per due quote consecutive, è determinato ai sensi dell'art.1284 C.C. se inferiore a quello ancorato al tasso BCE, in caso contrario sarà applicato il saggio di riferimento della BCE, tempo per tempo vigente.
3. Qualora lo Stato o la Regione, con proprie normative cogenti, determinassero le tariffe relative alle prestazioni sociali, l'AZIENDA applicherà queste ultime tariffe fermo restando l'obbligo dell'Unione di ripianare le eventuali perdite di esercizio derivanti da tale determinazione.
4. I rapporti economici con gli utenti dei servizi dell'Azienda sono nella piena responsabilità di quest'ultima, previa comunicazione al Comune di residenza dell'utente.

TITOLO VI
NORME FINALI E NORME TRANSITORIE

Articolo 16 - CONTESTAZIONI, INADEMPIMENTI, PENALI
1. Qualora l'AZIENDA si rendesse inadempiente rispetto agli obblighi assunti con il presente contratto, l'Unione dovrà darne formale diffida scritta contestando l'addebito;
2. La diffida, da inviarsi mediante R/AR o posta certificata con avviso di ricevimento, dovrà contenere l'esatta descrizione dei fatti contestati ed un congruo termine per l'adempimento;
3. Entro il termine indicato, l'AZIENDA potrà presentare le proprie deduzioni o provvedere all'adempimento;
4. Le penali potranno essere applicate da un minimo di 500 euro ad un massimo di 5.000 euro in relazione alla gravità dell'inadempimento;
5. Resta inteso che il pagamento delle penali non pregiudicherà il diritto per l'Unione di richiedere il risarcimento di eventuali danni subiti;
6. L'applicazione di tutte le penali di cui al presente articolo avverrà secondo la disciplina civilistica. L'AZIENDA dovrà provvedere al pagamento delle penali entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta.

Articolo 17 –OBBLIGHI DELL'AZIENDA
1. L'AZIENDA si impegna al rispetto del D. Lgs 196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali" e, in particolare, si obbliga a trattare esclusivamente i dati sensibili indispensabili per le proprie attività istituzionali.
2. L'AZIENDA si obbliga inoltre al rispetto delle norme in materia di sicurezza negli ambienti di lavoro secondo la normativa vigente garantendo all'Unione tutte le informazioni tecniche necessarie affinché possa effettuare gli opportuni controlli.
3. L'AZIENDA mantiene sollevata ed indenne l'Unione da ogni danno di qualunque natura che possa derivare a terzi dallo svolgimento dei servizi ed attività oggetto del presente Contratto. A tal fine l'AZIENDA stipula apposite polizze assicurative.
4. L'AZIENDA garantisce il rinnovo delle polizze assicurative vigenti alla data di sottoscrizione del presente Contratto di servizio, da questa stipulate ed atte a garantire la copertura per i rischi di responsabilità di qualsiasi tipo causati a terzi (lesioni personali, danni a cose, interruzione di attività, perdite patrimoniali, ecc.) e agli Enti proprietari, nonché per i danni alle opere preesistenti o a quelle sulle quali si eseguiranno servizi e/o lavori per l'intera durata dell'affidamento. Si allegano al presente Contratto di servizio copie delle polizze assicurative in corso di validità (cfr scheda tecnica "B"). I beni in elenco risultano essere assicurati a tutti gli effetti dagli enti concedenti, con espressa rinuncia di rivalsa da parte degli stessi nonché dai loro assicuratori. Gli stessi immobili saranno invece coperti, limitatamente ai rischi della conduzione, dalle polizze aziendali.
5. L'AZIENDA avrà cura di adeguare i processi, le procedure e le strutture, in base alle leggi e normative che dovessero essere emanate durante il periodo di vigenza del Contratto di servizio, nei tempi e con le modalità previste dalla normativa medesima.
6. L'AZIENDA comunica all'Unione per tutti i servizi, gli interventi e le attività oggetto del presente Contratto i Responsabili e/o i referenti con i quali devono essere tenuti tutti i rapporti
operativi che dovessero essere necessari.

Articolo 18 – OBBLIGHI DELL' UNIONE
1. Affinché l'AZIENDA possa erogare i servizi e gli interventi oggetto del presente Contratto, l'Unione si impegna:
a. a garantire all'AZIENDA il necessario supporto sul piano informativo e gestionale;
b. a sostenere e favorire l'attività dell'AZIENDA attraverso il puntuale svolgimento delle pratiche amministrative ricadenti nelle proprie competenze e titolarità;
c. a comunicare con congruo anticipo all'AZIENDA eventuali modifiche ai Regolamenti dell'Unione e Comunali e o provvedimenti specifici che possano in qualsiasi modo influire sui servizi oggetto del presente contratto.
2. L'Unione comunica all'AZIENDA il nominativo dei Responsabili e/o dei referenti con i quali devono essere tenuti i rapporti operativi che dovessero rendersi necessari.
3. L'Unione garantisce le risorse finanziarie necessarie alla gestione delle attività e dei servizi oggetto del presente Contratto garantendo la sostenibilità economica dell'Azienda.
4. Resteranno in capo ai Comuni dell'Unione i seguenti servizi in funzione servente all'Azienda nella misura in cui ne verrà richiesto l'espletamento da parte dell'Azienda stessa:
a. la manutenzione ordinaria e straordinaria dei locali e degli ausili destinati agli sportelli sociali (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, impianti di climatizzazione, caldaie, arredi, servizi igienici etc.);
b. la manutenzione straordinaria dei locali e degli ausili destinati ai centri diurni gestiti dall'Azienda (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, impianti di climatizzazione, caldaie, arredi, servizi igienici etc.etc.);
c. tutti gli interventi necessari per l'adempimento degli obblighi connessi alla tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con riferimento agli sportelli sociali ed ai centri diurni gestiti dall'Azienda;
d. la fornitura di provviste di tutti i generi di cartoleria/cancelleria e ausili necessari al buon funzionamento degli sportelli sociali, compresi, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, toner e carta per stampanti/fotocopiatori in dotazione, buste per spedizioni etc.;
e. le funzioni di appoggio e trasmissione per le comunicazioni relative al personale operante sul territorio dei singoli Comuni, compreso l'invio telematico delle timbrature presenze;
f. le funzioni di appoggio e trasmissione/spedizione di tutte le comunicazioni dell'Azienda destinate dagli sportelli sociali a terzi, con riferimento all'utenza in carico;
g. attività di supporto nella redazione dei pareri tecnici in relazione alle diverse forme di soluzione architettonica o di ausili prescelti per l'abbattimento delle barriere architettoniche, ovvero anche, per tutti gli adempimenti tecnici connessi alla gestione/manutenzione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica che si dovessero rendere necessari a supervisione, controllo e verifica dell'operato di Acer Parma;
5. Qualora si dovesse rendere opportuna o necessaria l'attivazione di un nuovo servizio in funzione servente, l'Azienda regolerà con ogni singolo Comune dell'Unione interessato i relativi rapporti economici;

Articolo 19 – INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO ED ELEZIONE DEL FORO
1. Tutte le controversie che potessero insorgere tra le parti in ordine all'interpretazione e all'esecuzione del Contratto di servizio, che non fosse possibile comporre attraverso le procedure previste all'articolo 16, saranno di competenza esclusiva del Foro di Parma.

Articolo 20 – SPESE CONTRATTUALI E DI REGISTRAZIONE
1. Tutte le spese contrattuali inerenti e conseguenti al presente atto sono a carico dell'Unione al 50% e dell'Azienda al 50%. In caso di registrazione, da farsi in caso d'uso, l'onere è in capo a chi ne farà richiesta e uso.

Articolo 21 – NORME FINALI
1. Per tutto ciò che non è espressamente previsto nel presente Contratto di servizio, si applicano le norme del Codice Civile e le altre normative vigenti che regolano la materia, in quanto applicabili e compatibili con la natura dell'atto.
Il presente contratto viene stipulato in modalità elettronica ai sensi dell'art. 11 comma 13 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm. e sottoscritto con firma digitale ai sensi dell'art. 1 c. 1 lett. S) del D.lgs. 82/2005 e s.m.
Questo Atto è stato redatto mediante l'utilizzo di strumenti informatici su 19 pagine intere e fin qui della ventesima più quanto segue:
Letto, firmato e sottoscritto
Per l'Unione Pedemontana Parmense Per l'Azienda Pedemontana Sociale
Dott. Adolfo Giuseppe Dino Dott. Adriano Temporini


Allegato n. 1 al Contratto di Servizio

Scheda tecnica 1: "Servizi area Minori e Famiglie"

Area d'intervento 1 – Area Minori Famiglia

1. PREMESSE FINALITÀ:
Nel rispetto del protocollo d'intesa per l'erogazione delle prestazioni sociali con spesa a rilevo sanitario e con spesa a rilievo sanitario e sociale sottoscritto dai Comuni del Distretto Sud- Est e dall'Azienda Usl - Distretto Sud Est in data 30/06/2008, è conferito all'Azienda "Pedemontana Sociale" l'esercizio delle attività socio – assistenziali a favore della maternità e infanzia, compresi i giovani e le famiglie e le competenze di cui all'art. 23, lett. c) del D.P.R n° 616/77 ("interventi in favore di minorenni soggetti a provvedimenti delle autorità giudiziarie minorili nell'ambito della competenza amministrativa e civile")

2. RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 328/00 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)
- Legge Regionale 2/2003 (Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)
- Legge 184/83 e successive modifiche di cui alla Legge 149/01 (Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina dell'adozione e dell'affidamento dei minori», nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile)
- Legge Regionale 21/96 (Promozione e Coordinamento delle Politiche Rivolte ai Giovani)
- Legge Regionale 14/2008 (Norme in materia di politiche per le giovani generazioni)
- DGR 1637/96 (Direttiva Regionale per l'identificazione degli interventi socio-assistenziali a carico del bilancio sociale e degli interventi sociali a rilievo sanitario a carico del fondo sanitario nazionale)
- DGR 846/07 e successive modifiche di cui alla DGR 1904/2011 (Direttiva in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunita' e sostegno alle responsabilita' familiari)
- Legge 286/98 (Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero)
- Protocollo d'intesa per l'erogazione delle prestazioni sociali con spesa a rilievo sanitario e con spesa a rilievo sanitario e sociale (30/06/2008)
- Protocollo operativo Servizio Sociale – NPIA (Azienda "Pedemontana Sociale" – Ausl Distretto Sud- Est) pro tempore vigente
- Piano Triennale di Zona per la salute ed il benessere sociale – approvato dal Comitato di Distretto in data 11 marzo 2009 e successivi Piani Attuativi Annuali

 

 

 

Area d'intervento 1 – Area Minori Famiglia
Scheda 1.1 Interventi di Servizio Sociale professionale a sostegno della famiglia e a protezione dei minori

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Prestazioni ed interventi di natura socio- assistenziale erogati in favore di nuclei familiari in cui siano presenti minori in età compresa fra 0 e 18 anni e dove siano presenti disagi conseguenti a problematiche relazionali, sociali, economiche o di disabilità, nonché situazioni di potenziale o effettivo pregiudizio; detti interventi sono attuati attraverso progettazioni individualizzate definite a cura dell'assistente sociale referente per territorio, in accordo con il Responsabile Area Minori e Famiglie dell'Azienda.
Le forme di aiuto, di norma erogate secondo un progetto individualizzato, consistono in supporti e sostegni alla famiglia e al singolo, in agevolazioni nella fruizione di servizi pubblici, in erogazione di contributi economici, in agevolazioni nell'accesso a centri educativi extra scolastici convenzionati, oltre che nella collaborazione con l'Azienda Usl e i diversi organi istituzionali che si occupano di minori e di sostegno alla famiglia.
3. TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI
- Interventi di servizio sociale professionale a sostegno della famiglia e a protezione dei minori;
- Interventi educativi domiciliari territoriali;
- Servizio di segretariato sociale;
- Appoggio assistenziale nell'ambito della scuola e dei nidi d'infanzia anche a fini educativi per bambini e adolescenti disabili;
- Consulenza per l'orientamento e l'accesso alla scuola superiore ed al lavoro degli adolescenti disabili (tirocini formativi, alternanza scuola/lavoro);
- Servizio di trasporto scolastico per bambini e adolescenti disabili.
4. PRESTAZIONI ED INTERVENTI
a) Interventi e progettazioni individualizzate in favore di minori e delle loro famiglie:
- Sostegno a minori a rischio di emarginazione e/o di devianza e alle loro famiglie: formulazione di interventi progettuali individualizzati, realizzati dall'Assistente Sociale referente per territorio di concerto con il Responsabile Area Minori e Famiglie, i quali potranno comprendere:
• forme di collaborazione con le Istituzioni Scolastiche ed il Terzo Settore;
• la realizzazione di accompagnamenti educativi specifici, sia a domicilio sia in contesti aggregativi;
• la predisposizione di percorsi formativi, di alternanza scuola-lavoro;
• l'invio ai servizi sanitari per il supporto specialistico;
- Interventi a favore di minori vittime di reato: formulazione di interventi progettuali individualizzati, realizzati dall'Assistente Sociale referente per territorio di concerto con il Responsabile Area Minori e Famiglie, i quali potranno riferirsi a:
• progetti di sostegno e riparazione, anche in collaborazione con i servizi sanitari e di salute mentale;
• progetti di protezione;
• progetti di protezione sociale ai sensi delle leggi 66/96 e 286/98;
- Interventi di protezione in favore di minori in situazioni di pregiudizio sia a carattere immediato, avvalendosi dei poteri di cui all'articolo 403 c.c., sia su mandato dell'autorità giudiziaria, a tutela e protezione di minori i cui diritti od interessi non siano adeguatamente garantiti dagli esercenti la potestà genitoriale o in assenza degli stessi.
- Interventi di valutazione e di sostegno alle funzioni genitoriali anche su mandato dell'autorità giudiziaria, quando sia necessario valutare il maggiore interesse del minore in caso di grave conflitto fra gli esercenti la potestà, sia in sede di convivenza sia in regime di separazione dei coniugi; ovvero quando l'esercizio o il mancato esercizio delle funzioni genitoriali provoca un grave rischio o un danno al minore;

b) Sostegno alla maternità:
- realizzazione di percorsi di supporto e consulenza alla donne in stato di gravidanza e nel periodo di puerperio, carenti di una rete familiare e parentale; il servizio è erogato in collaborazione con AUSL- Distretto Sud Est che interviene per gli aspetti di sostegno psicologico;
c) Mediazione familiare:
- sostegno e mediazione nella prevenzione e gestione delle conflittualità familiari (anche su mandato dell'Autorità Giudiziaria); consulenza alla coppia e al singolo; sostegno nei percorsi di separazione.
d) Realizzazione, sostegno e promozione dell'affido familiare:
- pubblicizzazione finalizzata al reperimento di una rete di famiglie affidatarie; attività di istruttoria, formazione e selezione delle coppie affidatarie; abbinamento, collocamento del minore e sostegno al percorso di affido e post affido; erogazione di sussidi mensili a sostegno delle famiglie affidatarie;
e) Funzioni in tema di adozione nazionale e internazionale:
- garanzia delle prime informazioni alle coppie aspiranti adottive; collaborazione, a livello provinciale, alla realizzazione dei corsi formativi e informativi per coppie adottive, realizzazione delle istruttorie adozione in collaborazione con il servizio sanitario; vigilanza e sostegno alle coppie adottive nel post adozione, con invio al tribunale per i Minorenni della relativa valutazione.

5. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio viene gestito direttamente dall'Azienda per il tramite del personale dipendente facente capo all'Area Minori e Famiglie: Responsabile di Area e Assistenti Sociali in possesso del titolo di studio di Diploma di laurea in Servizio Sociale. Il solo servizio di mediazione familiare è erogato con personale aziendale, coadiuvato da consulenti esterni professionalmente specializzati sul tema.

6. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Interventi in favore dei minori e delle loro famiglie

 

 

Progetti individualizzati progettazioni individuali realizzate su mandato delle AA.GG. competenti 100% progettazioni realizzate in ottemperanza ai Decreti emessi dalle AA.GG. competenti

progettazioni integrate socio – sanitarie 100% progettazioni socio – sanitarie integrate realizzate in ottemperanza al Protocollo di collaborazione con NPIA AUSL pro tempore vigente
percorsi formativi e di alternanza scuola lavoro 100% percorsi realizzati nei limiti del budget previsionale assegnato
Realizzazione, sostegno e promozione dell'affido

Rete di famiglie accoglienti

Tempi delle istruttorie realizzate 100% istruttorie realizzate insieme all'AUSL entro 3 mesi dalla disponibilità pervenuta, con contestuale invio al primo corso provinciale attivato dalla data della prima disponibilità della famiglia

Percorsi attivi di affido familiare
Famiglie seguite in percorso di affido realizzazione di percorsi di monitoraggio e sostegno in favore del 100% delle famiglie affidatarie
Funzioni in tema di adozione

 

 

Coppie aspiranti adottive

Tempi delle istruttorie realizzate 100% istruttorie realizzate entro 4 mesi dalla domanda pervenuta, salvo sospensive dovute a valutazioni tecniche dell'equipe o richieste della famiglia, con contestuale invio al primo corso provinciale attivato dalla data della domanda della coppia

organizzazione dei corsi formativi/informativi a carattere provinciale Partecipazione alla organizzazione e conduzione del 100% dei corsi che, nella turnazione su base provinciale, vengono assegnati alla responsabilità dell'Azienda, in collaborazione con l'AUSL

Vigilanza e sostegno al percorso adottivo

coppie seguite nel post- adozione realizzazione di percorsi di monitoraggio e sostegno in favore del 100% delle famiglie nella fase post-adozione, secondo protocolli tarati sui fattori di rischio rilevati

Risorse Umane

Professionalità

Titolo di studio Diploma di Laurea per tutte le AASS

Laurea per il Responsabile di Area
.

 

 

 

 

 

 


Area d'intervento 1 – Area Minori Famiglia
Scheda 1.2 INTERVENTI EDUCATIVI DOMICILIARI E TERRITORIALI

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Interventi e percorsi educativi di supporto al minore e alla famiglia. Le finalità dell'intervento sono anzitutto quelle di fornire supporto allo sviluppo evolutivo del minore, sostegno alla famiglia nelle funzioni genitoriali, stimolo alla costruzione di relazioni positive all'interno e all'esterno del nucleo familiare; oltre a questo gli interventi educativi si connotano per le funzioni di vigilanza del diritto di visita e di relazione e di valutazione di elementi specifici utili alla più complessiva valutazione sociale.
3. PRESTAZIONI ED INTERVENTI
L'intervento educativo consiste nell'affiancare al bambino o all'adolescente, in giorni e orari programmati, un educatore professionale che svolga insieme al minore determinate attività, sia all'interno sia all'esterno della sua abitazione, sia individualmente sia in forma aggregativa (Spazi Educativi, Ludoteche, Biblioteche, Doposcuola ecc.) e sulla base di uno specifico mandato progettuale.

4. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio è gestito dall'Azienda mediante personale dipendente ovvero tramite affidamento a Cooperative Sociali secondo le modalità di affidamento previste dalla vigente normativa. Il personale impiegato deve essere in possesso del titolo di Educatore Professionale ovvero di Operatore Socio Sanitario o altri titoli equipollenti.
Gli interventi educativi domiciliari e territoriali sono parte delle progettazioni individualizzate che vengono curate e gestite dall'Assistente Sociale referente per territorio, in accordo con il Responsabile di Area; l'intervento è altresì condiviso con il nucleo familiare destinatario ove possibile.
5. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard

Risorse Umane Professionalità Titolo di studio di Educatore Professionale, OSS, e/o equipollenti Titolo di studio previsto per il 100% degli operatori assegnati al servizio

 

Coordinamento e Progettazione Attività di Coordinamento Incontri d'èquipe di verifica periodica Realizzazione di almeno il 75% degli incontri di Coordinamento e monitoraggio previsti dal Progetto Individualizzato. Gli incontri verranno svolti dall'Assistente Sociale con gli Operatori coinvolti e gli altri soggetti referenti del percorso (ad es. Coop., Ausl, Scuola)
Progettazione progetto individuale condiviso con la persona e/o i suoi familiari Sviluppo di una scheda progetto individualizzata nel 100% dei casi
possibilità di riprogettazione in relazione a nuovi bisogni Per i casi in cui si individuano bisogni in rapida evoluzione, aggiornamento della scheda progettuale entro 1 mese nel 100% dei casi. Per gli altri casi aggiornamento della scheda a fronte della variazione dei bisogni ed in ogni caso entro 6 mesi nel 100% dei casi.

Organizzazione

Tempi di attivazione intervento
Raccordo fra le diverse professionalità coinvolte nella progettazione finalizzato alla rapida attivazione del servizio
Attivazione di un nuovo intervento prioritario entro 5 gg. lavorativi a far tempo dalla valutazione della necessità dell'intervento
.
Area d'intervento 1 – Area Minori Famiglia
Scheda 1.3 SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE E DI CONSULENZA

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Attività volte ad assicurare puntuale informazione, orientamento e consulenza sui servizi, sull'accesso alle prestazioni socio-sanitarie e socio-assistenziali e per poter effettuare una libera scelta tra le risorse socio-sanitarie pubbliche e private disponibili sul territorio.
3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio è gestito direttamente dall'Azienda mediante personale dipendente

4. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard

 

 

Accessibilità dell'utenza

 

Attività di Informazione e consulenza

Ampiezza dell'orario di apertura al pubblico degli Sportelli
Tempi di risposta efficienti Non inferiore a 14 ore settimanali
100% delle consulenze svolte entro 2 giorni lavorativi su temi di prima informazione ed entro 10 giorni lavorativi (in casi di ordinaria priorità) su temi di Servizio Sociale professionale.

 

Informazione e relazione con l'utenza
Aggiornamento delle informazioni e dei supporti materiali
Facilità di accesso ai materiali informativi

Periodicità dell'aggiornamento
Massima visibilità delle informazioni Verifica mensile per aggiornamento del 100% dei documenti informativi esposti
Verifica semestrale per aggiornamento del 100% del materiale utilizzato per il segretariato (opuscoli, moduli, etc.)

Organizzazione
Formazione del personale
Partecipazione a corsi di formazione Partecipazione ad almeno 10 ore annue di progetti formativi mirati al servizio di segretariato sociale

 

 

 

Area d'intervento 1 – Area Minori Famiglia
Scheda 1.4 Mediazione familiare
1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Servizio di supporto alle famiglie del territorio con colloqui di consulenza:
1) A favore delle coppie che stanno valutando di separarsi o che stanno affrontando il percorso di separazione.
2) A favore dei singoli genitori, che si trovano in difficoltà nelle diverse fasi del percorso di separazione.
3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio è gestito direttamente dall'Azienda mediante personale dipendente oppure tramite Consulenti qualificati appositamente individuati.
4. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard

 

Professionalità del Mediatore

Qualità del curriculum formativo e professionale
Titolo di studio e specifica formazione ed esperienza professionale consolidata sulla mediazione familiare Diploma di Laurea, Corso di specializzazione post-lauream ed esperienza professionale almeno biennale nel campo della mediazione familiare

Tempestività della risposta al bisogno espresso Rapidità di presa in carico Tempo di fissazione del colloquio di presa in carico del bisogno espresso Primo colloquio entro 5 giorni lavorativi dalla telefonata di segnalazione del bisogno

 

 

 

 

 

 

 

Area d'intervento 1 – Area Minori Famiglia
Scheda 1.5 Gestione di appartamenti a bassa soglia a favore di donne in difficoltà, anche con figli minori
1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Gestione di appartamenti di accoglienza a bassa soglia, da utilizzare per la prima accoglienza in emergenza e su Progetto del servizio sociale professionale, di donne, anche con figli minori, che versano in situazioni di difficoltà risolvibile nel breve/medio periodo.
3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio è gestito direttamente dall'Azienda mediante personale dipendente oppure tramite affidamento a soggetto Gestore appositamente individuato secondo le modalità previste dalla vigente normativa.
4. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard

 

Efficienza dei Progetti

Conseguimento degli obiettivi nei tempi previsti
Verifica del completamento delle fasi progettuali di breve e medio periodo finalizzate alla capacità della donna di riprendere un percorso di autonomia Rispetto dei tempi di conseguimento delle diverse tappe di autonomie previste dal Progetto iniziale di inserimento per almeno il 75% dei percorsi di accoglienza

Efficacia di utilizzo delle risorse Disponibilità delle Case per dare risposta a diverse situazioni del territorio Efficacia del servizio nel determinare:
- Le dimissioni dalle Case per i percorsi conclusi
- Le ammissioni nelle Case per le nuove situazioni
Realizzazione di almeno n. 3 ingressi e n. 3 dimissioni per ciascun anno di gestione delle Case

 

 

 

 

 

 

Area d'intervento 1 – Area Minori Famiglia
Scheda 1.6 Gruppi di auto mutuo aiuto per Famiglie con minori

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Costituzione di gruppi di auto mutuo aiuto su uno specifico tema di interesse delle Famiglie con minori: ad es. le Famiglie che si ri-organizzano dopo la nascita di un figlio, le Famiglia che affrontano la nascita di un figlio disabile, etc. Affiancamento del gruppo per mezzo della figura di un Facilitatore formato ed accompagnamento/monitoraggio nel tempo delle caratteristiche del gruppo stesso.
3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio è gestito direttamente dall'Azienda mediante personale dipendente oppure tramite l'individuazione di consulenti esperti sulla tematica specifica.
4. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard

Professionalità del Facilitatore
Qualità del curriculum formativo e professionale
Titolo di studio e specifica formazione ed esperienza professionale sul tema Diploma di Laurea ovvero esperienza professionale almeno biennale sul tema di interesse

Qualità della metodologia di accompagnamento
Presenza di un metodo finalizzato all'efficacia nel tempo del gruppo di aiuto Metodologia di intervento che prevede tempi e modi di facilitazione del gruppo che ne consentano la tenuta ed il conseguimento degli obiettivi di aiuto verificabili su base semestrale
Conseguimento degli obiettivi di benessere ed aiuto su base semestrale da verifica mediante strumenti quali-quantitativi

 

 

 

 

 

 

Area d'intervento 1- Area Minori e Famiglie
Scheda 1.7 PIANI DI ZONA - AREA MINORI

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Partecipazione ai Tavoli tematici: l'Azienda rappresenta i Comuni dell'Unione Pedemontana nei tavoli tecnici propedeutici alla definizione dei Piani di Zona.
Le progettualità sono afferenti rispettivamente alle aree tematiche:
a. "Promozione dei diritti e opportunità per responsabilità familiari, infanzia, adolescenza e giovani"
b. "Immigrazione"

L'Azienda provvede quindi ad attuare, per conto di tutti i Comuni soci, le azioni e gli interventi previsti nei progetti ri- compresi nelle predette aree tematiche ed oggi individuati nelle seguenti schede progetto (rif. Programma attuativo di tempo in tempo vigente):
a. "Dall'accoglienza a una Nuova Comunità"
b. "Aggiungi un posto a tavola"
c. "Educhiamoci"

L'Azienda provvede ad attuare, per conto dei Comuni di Collecchio, Felino e Traversetolo, le azioni e gli interventi previsti nei progetti oggi individuati nelle seguenti schede progetto (rif. Programma attuativo di tempo in tempo vigente):
a. "Comunità Educativa"

3. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard

Partecipazione alla Progettazione
Rappresentanza ai Tavoli dei Piani di Zona

Presenza agli incontri convocati dall'Ufficio di Piano Partecipazione al 100% degli incontri tematici convocati dall'Ufficio di Piano per le progettazioni sui Tavoli che afferiscono all'Area Minori

 

 

 

 

 

 

Area d'intervento 1- Area Minori e Famiglie
Scheda 1.8 Attività socio – assistenziali e socio sanitarie ad elevata integrazione sanitaria

1. PREMESSE FINALITÀ:
Nel rispetto del protocollo d'intesa per l'erogazione delle prestazioni sociali con spesa a rilevo sanitario e con spesa a rilievo sociale sottoscritto dai Comuni del Distretto Sud Est e dall'Azienda Usl - Distretto Sud Est in data 30/06/2008, è conferito all'Azienda "Pedemontana Sociale" l'esercizio delle attività socio – assistenziali e socio sanitarie ad elevata integrazione sanitaria a favore di soggetti diversamente abili.
L'Area comprende attività ed interventi rivolti a soggetti in età evolutiva portatori di deficit.
2. RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 104/92
- Accordo di Programma Provinciale per l'integrazione e il coordinamento dei servizi di cui alla legge 104/92
- Protocollo d'intesa per l'erogazione delle prestazioni sociali con spesa a rilievo sanitario e con spesa a rilievo sanitario e sociale (30/06/2008)
- Deliberazioni di Giunta Regionale n. 1206 del 30/07/2007 e n. 1230 del 28/07/2008.
- Deliberazione Giunta Regionale 1122/2002 (Assegno di cura)
- Piano Distrettuale delle attività per la non autosufficienza – Piano triennale e Programma Attuativo di tempo in tempo vigente
- Protocollo Distrettuale per l'elaborazione dei progetti di vita e di cure - approvato dal Comitato di Distretto in data 05/06/2013.

 

 

 

 

Area d'intervento 1- Area Minori e Famiglie
Scheda 1.9 APPOGGIO ASSISTENZIALE NELL'AMBITO DELLA SCUOLA E DEI NIDI D'INFANZIA ANCHE A FINI EDUCATIVI (personale ESEA)

 

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo

2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Su richiesta della Scuola (o del nido d'infanzia frequentato), l'Azienda, sulla base di un progetto individualizzato condiviso con la Scuola stessa e il servizio di neuropsichiatria per l'infanzia e l'adolescenza dell' Azienda Ausl, mette a disposizione personale qualificato che collabora, assieme agli insegnanti, alla realizzazione del progetto educativo definito per l'alunno disabile, sostenendone la frequenza scolastica e l'integrazione nel contesto e nell'ambito delle attività didattiche. L'attività rientra nell'ambito delle funzioni di competenza degli enti comunali, per quanto concerne il Diritto allo Studio.

3. PRESTAZIONI
L'operatore ESEA affianca, individualmente o per il tramite di un'equipe professionale, gli alunni portatori di deficit occupandosi, oltre che dei bisogni assistenziali, della relazione, della comunicazione, della socializzazione all'interno del contesto scolastico e del supporto volto ad ottenere la migliore integrazione dell'alunno nelle diverse attività. Per il dettaglio delle funzioni si rimanda al vigente "Accordo provinciale di programma per l'integrazione e il coordinamento dei servizi di cui alla legge 104/02.

4. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio è gestito direttamente dall'Azienda mediante personale dipendente e/o mediante affidamento a Cooperative Sociali. Il personale impiegato deve essere in possesso del titolo di Educatore Professionale o di OSS, secondo le mansioni richieste.

5. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard

Risorse Umane
Professionalità Titolo di studio di Educatore Professionale o OSS Titolo di studio richiesto per il 100% degli operatori assegnati al servizio

Qualità Educativa -Pedagogica

Attività di coordinamento e supervisione

Momenti di supervisione di gruppo per gli educatori e di confronto d'èquipe Realizzazione di un programma di incontri di equipe e di supervisione.
Svolgimento di almeno un incontro di equipe al mese per l'intera durata dell'anno scolastico

Progettazione

Esistenza di un progetto individuale condiviso con la scuola e l'Azienda Usl Predisposizione del Progetto Educativo Individualizzato sottoscritto anche dal personale incaricato dall'Azienda per il 100% degli alunni certificati in carico al servizio

 

Area d'intervento 1- Area Minori e Famiglie
Scheda 1.10 SERVIZIO DI TRASPORTO SCOLASTICO

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversatolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Sulla base di un progetto individualizzato l'Azienda attua il servizio di trasporto del minore, a garanzia della frequenza scolastica e nell'ambito delle funzioni attribuite agli enti comunali per la garanzia del Diritto allo Studio. Detto servizio viene attuato utilizzando mezzi e attraverso modalità che garantiscano la sicurezza e la perfetta fruibilità da parte dell'utenza.

Area d'intervento 1- Area Minori e Famiglie
Scheda 1.11 CONSULENZA PER L'ORIENTAMENTO E L'ACCESSO ALLA SCUOLA SUPERIORE E AL LAVORO (TIROCINI LAVORATIVI, STAGE, ALTERNANZA SCUOLA LAVORO)

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
A seguito della rilevazione del bisogno e/o segnalazione l'Azienda attua progetti individualizzati finalizzati alla formazione professionale dell'adolescente disabile attraverso esperienze di tirocini formativi, stage e percorsi di alternanza scuola - lavoro.
3. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard

Efficienza delle fasi di Progettazione ed Implementazione
Rapidità nell'analisi della domanda, elaborazione del progetto e sua attivazione

Tempi di risposta alle proposte pervenute dalla Scuola Progettazione ed avvio del percorso standard entro 15 giorni lavorativi dalla proposta pervenuta dalla Scuola, salvo particolari richieste della famiglia e della Scuola stessa

 

Qualità del Monitoraggio

Aggiornamento delle variabili di processo

Verifica in itinere e di fine percorso Realizzazione, per il 100% dei percorsi, di azioni di monitoraggio in itinere mediante contatti con la Scuola e con il luogo di lavoro, e della successiva verifica finale del progetto

Allegato n. 2 al Contratto di Servizio

Area d'intervento 2– Area Anziani

1. PREMESSE FINALITÀ:
E' conferito all'Azienda l'esercizio delle attività socio – assistenziali, socio-Sanitarie e socio Sanitarie ad elevata integrazione sanitaria a favore della popolazione anziana. Tali attività si esplicano in prestazioni e interventi di natura socio- assistenziale erogati in favore di persone anziane e/o di nuclei familiari i cui componenti siano anche persone anziane e in cui siano presenti disagi di natura socio-sanitaria, relazionali, sociali, economici o di non – auto sufficienza, nonché situazioni di potenziale o effettivo pregiudizio. Detti interventi sono attuati attraverso progettazioni individualizzate definite a cura dell'assistente sociale referente per territorio, in accordo con il Responsabile Area Anziani e Adulti dell'Azienda. Le forme di aiuto, erogate secondo un progetto individualizzato consistono in supporti e sostegni alla famiglia e al singolo, nella messa in protezione dei soggetti cosiddetti deboli, in agevolazioni nella fruizione di servizi pubblici, in erogazione di contributi economici, in agevolazioni nell'accesso alla rete dei servizi in integrazione con l'Azienda Usl ed i diversi Soggetti e Organismi istituzionali che si occupano della popolazione Anziana (Servizio Assistenza Anziani distrettuale- SAA e Unità di Valutazione Geriatrica- UVG).

2. PRESTAZIONI ED INTERVENTI
- Servizio di segretariato sociale e di consulenza servizio sociale professionale;
- Assistenza domiciliare (servizio conferito nell'ambito del contratto di servizio stipulato ai sensi della dgr 514/09);
- Centro Diurno (servizio conferito nell'ambito del contratto di servizio stipulato ai sensi della dgr 514/09);
- Supporto all'accesso alle strutture residenziali;
- Promozione della socializzazione e del benessere psico - fisico;
- Assistenza Economica;
- Trasporti;
- Supporto ed orientamento per le emergenze abitative;
- Tutela Giuridico Legale ed Amministrazione di Sostegno.

3. RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 328/00 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)
- Legge 6/2004 (Introduzione nel libro primo, titolo XII, del codice civile del capo I, relativo all'istituzione dell'amministrazione di sostegno e modifica degli articoli 388, 414, 417, 418, 424, 426, 427 e 429 del codice civile in materia di interdizione e di inabilitazione, nonchè relative norme di attuazione, di coordinamento e finali"
- Legge Regionale 2/2003 (Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)
- Legge Regionale 5/1994 (Tutela e valorizzazione delle persone anziane - interventi a favore di anziani non
- Autosufficienti)
- Dgr 509/07 (Fondo regionale per la non autosufficienza - programma per l'avvio nel 2007 e per lo sviluppo nel triennio 2007/2009)
- Dgr 1206 /2007 (Fondo regionale per la non autosufficienza - indirizzi attuativi della delibera n. 509/2007)
- Dgr 514/09 (Primo provvedimento della Giunta regionale attuativo dell'art. 23 della L.R. 4/08 in materia di accreditamento dei servizi sociosanitari)
- Dgr 2110/09 (Approvazione del sistema omogeneo di tariffa per i servizi socio-sanitari per anziani valevole per l'accreditamento transitorio)
- Dgr 564/2000 (Direttiva regionale per l'autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali per minori, portatori di handicap, anziani e malati di Aids)
- Dgr 1378/99 (Direttiva per l'integrazione di prestazioni sociali e sanitarie ed a rilievo sanitario a favore di anziani non autosufficienti assistiti nei servizi integrati socio- sanitari di cui all'at. 20 della legge regionale 5/94)
- Dgr 2686/04 (Modifiche ed integrazioni alla deliberazione di G.R. n. 1377/99 – Direttiva su criteri, modalità e procedure per la contribuzione alle famiglie disponibili a mantenere l'anziano non autosufficiente nel proprio contesto (assegno di cura)
- Protocollo Operativo Distrettuale attuativo della dgr 1206/2007
- Piano Distrettuale delle attività per la non autosufficienza – Piano Triennale di tempo in tempo vigente
- Piano Distrettuale delle attività per la non autosufficienza – Area Anziani – Programma Attuativo di tempo in tempo vigente
- Convenzione con l'Azienda Usl – Distretto Sud-Est "Riconoscimento sostegno economico per la valorizzazione degli interventi previsti nei progetti individualizzati di vita e di cure per il mantenimento a domicilio degli anziani non auto-sufficienti e degli adulti inabili non autosufficienti a causa di forma morbose equiparabili a quelle geriatriche"
- Convenzione con l'Azienda Usl – Distretto Sud-Est per l'erogazione delle prestazioni sanitarie e Socio Sanitarie e Socio Assistenziali a rilievo sanitario nei confronti di anziani non autosufficienti ospitati presso i centri diurni
- Convenzioni e protocolli operativi vigenti tra Azienda Pedemontana ed i rispettivi gestori del privato sociale per per il funzionamento dei Centri Diurni di Felino – Villa Matilde e Sala Baganza – Villa Benedetta Benedetta
- Regolamenti aziendali e comunali per il funzionamento dei servizi e la determinazione delle quote di compartecipazione dell'utenza.

Area d'intervento 2– Area Anziani
Scheda 2.1 SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE E DI CONSULENZA
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Attività volte ad assicurare puntuale informazione, orientamento e consulenza sui servizi, sulla corretta gestione delle procedure amministrative per l'accesso alle prestazioni socio-sanitarie e socio - assistenziali e per poter effettuare una libera scelta tra le risorse sociali pubbliche e private disponibili sul territorio.
Le forme di aiuto, erogate secondo un progetto personalizzato, consistono in supporti e sostegni ai singoli, in agevolazioni nella fruizione di servizi pubblici, in erogazione di contributi economici, in supporto nell'accesso a centri educativi, riabilitativi, di accoglienza diurna e residenziale protetta, oltre che nella collaborazione con l'Azienda Usl e i diversi organi istituzionali che si occupano di sostegno alla persona e alla famiglia.
Il servizio è gestito direttamente dall'Azienda mediante personale dipendente e riguarda:
a) Attività di front-office
b) Attività di consulenza tecnica da parte dell'Assistente Sociale
c) Attività di servizio sociale professionale.

3. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Accessibilità dell'utenza Attività di Informazione, consulenza e servizi sociale professionale Ampiezza dell'orario di apertura al pubblico degli Sportelli Non inferiore a 14 ore settimanali
Informazione e relazione con l'utenza Facilità di accesso ai materiali Massima visibilità Aggiornamento mensile documenti, modulistica, sito internet
Organizzazione Formazione del personale Partecipazione a corsi di formazione Partecipazione ad almeno 10 ore annue di formazione

Area d'intervento 2 – Area Anziani
Scheda 2.2 ASSISTENZA DOMICILIARE (servizio conferito nell'ambito del contratto di servizio stipulato ai sensi della dgr 514/09)

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo

2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Interventi e prestazioni socio - assistenziali, previste all'interno di un progetto individualizzato, condiviso con la persona e con la sua famiglia, erogate al domicilio dell'anziano parzialmente o non autosufficiente, solo o con familiari che abbiano bisogno di sostegno per la cura del proprio congiunto.
Interventi di cura e Igiene della persona al suo domicilio:
- Attività di prevenzione alla non auto sufficienza
- Attività di raccordo/integrazione con i servizi sanitari

3. PRESTAZIONI
- Aiuto quotidiano di cura e igiene della persona
- Bagno periodico
- Sostegno educativo e psicologico
- Fornitura pasti
- Pedicure
- Corsi di riattivazione cognitiva e motoria
- Lavanderia
- Disbrigo pratiche, commissioni e accompagnamenti
- Spesa
- Supporto, consulenza, addestramento ad assistenti private e ai familiari
- Monitoraggio situazioni a rischio
- Tutoring familiare

4. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio di assistenza domiciliare viene erogato con modalità e tempi dettagliati nell'ambito dei contratti di servizio stipulati ai sensi della dgr 514/09 (e relativi allegati).

5. TARIFFE
E' prevista la partecipazione economica dell'utenza in relazione alle condizioni economiche e con le modalità normate dai regolamenti aziendali vigenti.
Le tariffe applicate sono definite annualmente dall'organismo competente.

6. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Risorse Umane Professionalità Titolo di studio degli Operatori Tutti gli operatori hanno il titolo di studio richiesto
Assistenza e Relazione Attività di coordinamento Incontri d'èquipe di verifica periodica Almeno un incontro quindicinale dell'Assistente Sociale con gli Operatori e la RAA
Progettazione esistenza di un progetto individuale condiviso con la famiglia nel 100% dei casi
possibilità di riprogettazione in relazione a nuovi bisogni nel 100% dei casi
presentazione del progetto per l'accesso al Fondo non auto sufficienza nel 100% dei casi
Organizzazione Tempi attivazione intervento Raccordo fra le diverse fasi della progettazione finalizzato alla rapida 'attivazione del servizio. nelle situazioni che presentano carattere d'urgenza l'attivazione è immediata
di norma entro 7 gg dalla rilevazione del bisogno e/o segnalazione
Assenza di lista d'attesa


Area d'intervento 2 – Area Anziani
Scheda 2.3 CENTRO DIURNO (servizio conferito nell'ambito del contratto di servizio stipulato ai sensi della dgr 514/09 per i Comuni di Collecchio, Montechiarugolo e Traversetolo e regolamentato da apposite convenzioni con i soggetti gestori accreditati per i Comuni di Felino e Sala Baganza)

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo

2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
E' una struttura di accoglienza a carattere diurno finalizzata ad offrire agli anziani non e parzialmente autosufficienti occasioni di socializzazione e di riattivazione delle capacità residue e di sostegno ai familiari. il centro diurno è una struttura di tipo semi-residenziale, che offre un servizio di accoglienza socio-assistenziale e socio-sanitaria in attuazione di vigenti disposizioni legislative ed è come tale inserito nell'ambito dell'accordo di programma tra Azienda U.S.L. di Parma, sprazne ed i Comuni del Distretto Sud-Est;
L'organizzazione e la gestione del servizio, per i Comuni di: Collecchio, Montechiarugolo e Traversetolo avviene in osservanza del contratto di servizio stipulato ai sensi della dgr 514/09.

Per i Comuni di Felino e Sala Baganza, il raccordo operativo e funzionale tra il servizio sociale professionale ed i locali Centri Diurni, sono definiti nell'ambito delle convenzioni con i seguenti enti gestori accreditati ai sensi della dgr 514/09:
- KCS Care Giver Villa Matilde – Centro Diurno di Felino;
- Villa Benedetta – Centro Diurno di Sala Baganza.

3. PRESTAZIONI
Il Centro Diurno, per quanto attiene alle strutture Aziendali, Collecchio, Montechiarugolo (Basilicanova) e Traversetolo, fornisce un complesso di servizi e prestazioni complementari tra loro e integrate con quelle degli altri servizi territoriali, così articolate:
a) Sostegno nei bisogni primari della vita quotidiana: assunzione cibi e bevande, cura della persona;
b) Bagno settimanale;
c) Somministrazione della colazione, del pranzo e della merenda;
d) Prestazioni igienico sanitarie e piccole medicazioni (nei limiti posti dalla normativa vigente in materia di competenze del personale OSS) ad integrazione dell'intervento dei familiari ed in presenza di indicazioni del personale sanitario (Medico di Base/Infermiere);
e) Aiuto nell'assunzione dei farmaci sulla base del piano terapeutico sottoscritto dal Medico di Medicina Generale (MMG) ed in collaborazione con il personale infermieristico Ausl, nel rispetto della normativa vigente ed in applicazione del protocollo distrettuale;
f) Assistenza infermieristica generica, sulla base del piano terapeutico elaborato dal MMG, per il tramite di personale Ausl e nelle modalità individuate nel Piano Assistenziale Individuale;
g) Consulenza fisioterapica per il tramite del personale Ausl per valutazioni/indicazioni sulla mobilizzazione e/o sulle attività di riattivazione dell' utente;
h) Realizzazione di attività, individuali e/o di gruppo, utili al mantenimento delle abilità e delle competenze individuali (es. Stimolazione Cognitiva);
i) Animazione e socializzazione: interventi di gruppo o individuali utili contenere il rallentamento psico-fisico e la tendenza all'isolamento sociale e culturale;
j) Attività ricreative in collaborazione con associazioni di volontariato del territorio (es. gite, partecipazione a feste, scambi con altri centri diurni, ecc.);
k) Servizio di trasporto: ove previsto dal PAI in considerazione dell'impossibilità dei familiari a provvedere, nonché tenuto conto delle esigenze di organizzazione del servizio nella determinazione dell'accesso e degli orari. Il servizio trasporto è garantito unicamente agli utenti residenti e domiciliati nei Comuni dell'Unione Pedemontana Parmense.
Non sono ricompresi tra le prestazioni le dotazioni di ausili individuali necessari all'utente (es. carrozzina, deambulatore, ausili per l'incontinenza) i quali dovranno essere a carico del medesimo o dei familiari, anche attraverso la richiesta fornitura da inoltrarsi alla locale Azienda Ausl. Sono altresì a carico degli utenti e dei familiari le dotazioni personali quotidiane.
Per quanto invece attiene ai Centri Diurni privati convenzionati di Felino – Villa Matilde e Sala Baganza – Villa Benedetta, si rimanda alle rispettive convezioni sottoscritte con Azienda Pedemontana Sociale.

4. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio di Centro Diurno viene erogato, per le strutture a diretta competenza dell'Azienda (Collecchio, Montechiarugolo e Traversetolo) con modalità e tempi dettagliati nell'ambito dei contratti di servizio stipulati ai sensi della dgr 514/09 (e relativi allegati ai medesimi).

5. TARIFFE
E' prevista la partecipazione economica dell'utenza in relazione alle condizioni economiche e con le modalità normate dai regolamenti aziendali vigenti.
Le tariffe applicate sono definite annualmente dall'organismo competente.

6. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Risorse Umane Professionalità Titolo di studio degli Operatori Tutti gli operatori hanno il titolo di studio richiesto
Assistenza e Relazione Attività di coordinamento Incontri di èquipe utili alla verifica periodica Incontri settimanali
Attività di riattivazione Organizzazione di attività di riattivazione motoria e cognitiva con il supporto di figure professionali qualificate Almeno un intervento quindicinale
Progettazione esistenza di un progetto individuale condiviso con la famiglia nel 100% dei casi
possibilità di riprogettazione in relazione a nuovi bisogni nel 100% dei casi

Area d'intervento 2– Area Anziani
Scheda 2.4 PROMOZIONE DEL BENESSERE – CORSI DI ATTIVITA' MOTORIA

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo

2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
L'Azienda promuove la partecipazione a corsi di attività motoria per persone anziane allo scopo di:
• Sviluppare e mantenere il benessere psico-fisico delle persone anziane auto-sufficienti
• Sviluppare e mantenere l'inserimento sociale e le relazioni positive anche in contesti extra-familiari

3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
L'Azienda garantisce i necessari raccordi tra le realtà del territorio dedite all'organizzazione di corsi di'attività motoria e la popolazione anziana, provvedendo essenzialmente a:
• Definizione e pubblicizzazione della proposta, per il tramite degli sportelli, in raccordo con l'ente gestore proponente;
• Raccolta adesioni;
• Anticipazione delle quote agli enti gestori con successiva rivalsa sull'utenza a copertura dell'intero costo del servizio.
Rimane al riguardo compito dei soggetti proponenti l'organizzazione delle attività ed il reperimento delle strutture idonee, nel rispetto della normativa vigente.

4. TARIFFE
Di norma l'intero costo del servizio è posto a carico dei partecipanti ed è determinato dalle tariffe richieste dal gestore.

Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Organizzazione Garanzia di accesso sul territorio Supporto all'attività tramite operatori di sportello Continuità e sviluppo delle iniziative

Supporto agli enti proponenti nella pubblicizzazione delle iniziative

Supporto all'utenza per l'informazione e l'accesso al servizio

Area d'intervento 2 – Area Anziani
Scheda 2.5 SOCIALIZZAZIONE ANZIANI

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
L'Azienda promuove e/o realizza iniziative volte a favorire la socializzazione della popolazione anziana al fine di:
a. Favorire e mantenere il benessere psico-fisico;
b. Favorire e mantenere l'inserimento sociale e le relazioni positive anche in contesti extra-familiari

Tali iniziative, principalmente organizzate nell'ambito dei Centri Diurni, potranno essere estese e/o specificamente dedicate, a seconda dei casi ed in base alle valutazioni effettuate dal personale preposto (Responsabile Area, RAA, AASS) agli utenti in carico al servizio di assistenza domiciliare o alla popolazione anziana del territorio, anche con eventuale riferimento ad anziani autosufficienti.

3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Le attività connesse al servizio di socializzazione saranno realizzate a seguito di:
- Specifica proposta da parte del personale del presidio territoriale (Assistente Sociale e/o RAA), autorizzata dal Responsabile di Area;
- Specifica richiesta/proposta pervenuta dal territorio, a seguito di autorizzazione da parte dell'Ufficio di Direzione dell'Azienda (Direttore, Responsabile di Area, Responsabile Amministrativo).

Le attività potranno, in sintesi, riguardare:
- Eventi animativi presso i Centro Diurni Anziani;
- Partecipazione ad eventi del territorio;
- Organizzazione di giornate aperte con il coinvolgimento del territorio;
- Pranzi/cene per ricorrenze;
- Soggiorni climatici;
- Altre attività compatibili con le caratteristiche del servizio

Le attività di socializzazione potranno prevedere il coinvolgimento e la collaborazione di Associazioni e/o Comitati del territorio, in una logica di collaborazione a rete e sussidiarietà.

4. TARIFFE
Non sono previste tariffe specifiche per le attività sopra richiamate. Di norma è richiesto all'utenza di provvedere autonomamente alle spese non previste nelle funzioni e nell'attività ordinaria dell'azienda (es. costo dei pranzi/cene presso ristoranti, costi alberghieri nei soggiorni climatici).

Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Risorse Umane Professionalità Garanzia valutazione multi professionale Assistente Sociale e RAA 100% dei casi

Organizzazione

Programmazione Continuità delle iniziative di anno in anno

Sviluppo percorsi innovativi 100% dei casi ove si riscontri il gradimento dell'utenza, nei limiti della capienza di bilancio

Elaborazione di proposta annuale all'Ufficio di Direzione

Area d'intervento 2 – Area Anziani
Scheda 2.6 SERVIZIO TELESOCCORSO

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Consiste nell'installazione, presso il domicilio di persone sole (anziane e/o disabili), di un apparecchio, direttamente collegato con il centralino dell'Assistenza Pubblica di Fidenza, il quale provvederà a garantire, in caso di chiamata del dispositivo, opportune misure di intervento in emergenza.
Il servizio ha lo scopo di permettere a queste persone di rimanere al loro domicilio con la garanzia di un pronto intervento in caso di emergenza sanitaria.

3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Tutti gli apparati e i terminali collocati al domicilio delle persone saranno mantenuti in perfetta efficienza e sostituiti in caso di malfunzionamento.
Il servizio viene attivato, tramite apposita procedura aziendale, in presenza di una richiesta formale presentata dall'interessato o da un familiare (o rappresentante giuridico) e di progetto individualizzato elaborato dall'Assistente Sociale territoriale.
4. TARIFFE
Vengono applicate le quote di rivalsa, così come definito ed approvato dall'organismo competente.

5. OBIETTIVI
L'Azienda verifica periodicamente il perfetto funzionamento di tutti gli apparati e terminali installati

Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Assistenza e Relazione
Professionalità Supporto valutativo da parte dell'Assistente Sociale 100% dei casi

 

Organizzazione Attivazione del servizio

 

 

Tempi Supporto operativo da parte del referente aziendale incaricato all'attivazione del dispositivo

Attivazione del servizio entro 15 gg dalla richiesta (qualora il dispositivo sia già in disponibilità dell'azienda) 100% dei casi

 

 

100% dei casi

Allegato n. 3 al Contratto di Servizio

Area d'intervento 3 – Area Adulti e Disabili

1. PREMESSE FINALITÀ:
Nel rispetto del protocollo d'intesa per l'erogazione delle prestazioni sociali con spesa a rilevo sanitario e con spesa a rilievo sociale fra i Comuni del Distretto Sud- Est, l'Azienda Usl - Distretto Sud Est e Pedemontana Sociale sottoscritto il 30/06/2008, è conferito all'Azienda l'esercizio delle attività Socio – Assistenziali e Socio-Sanitarie e in favore di soggetti diversamente abili,negli ambiti di competenza definiti dalla normativa vigente.
Analogamente l'Azienda opera in rete con il Servizio Tossicodipendenze e Servizio Salute Mentale dell'Azienda Usl per gli adulti che presentino problematiche di dipendenza o psichiatriche, nonché con gli Enti di formazione del Terzo Settore, con le Associazioni di Volontariato e con le realtà attive del territorio per gli adulti cosiddetti "fasce deboli".
L'Azienda realizza progettazioni, interventi e percorsi rispettosi delle esigenze e delle potenzialità delle persone e delle famiglie che si trovano, anche temporaneamente, in situazione di disagio (sociale, economico e derivante da temporanee problematiche sanitarie)
2. PRESTAZIONI ED INTERVENTI
- Servizio di segretariato sociale e di consulenza servizio sociale professionale
- Assistenza domiciliare e supporto educativo domiciliare
- Supporto all'accesso alle strutture residenziali e semiresidenziali ad alta valenza (limitatamente alle competenze sociali)
- Assistenza Economica
- Integrazione lavorativa e formativa
- Inserimento in laboratori socio- occupazionali per potatori di deficit
- Trasporti
- Supporto e orientamento emergenze abitative
- Tutela Giuridico Legale e Amministrazione di Sostegno

3. RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 328/00 (Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)
- Legge 104/92 (Legge- quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate)
- Legge 6/2004 (Introduzione nel libro primo, titolo XII, del codice civile del capo I, relativo all'istituzione dell'amministrazione di sostegno e modifica degli articoli 388, 414, 417, 418, 424, 426, 427 e 429 del codice civile in materia di interdizione e di inabilitazione, nonché relative norme di attuazione, di coordinamento e finali)
- Legge 68/99 (Norme per il diritto al lavoro dei disabili)
- Legge Regionale 2/2003 (Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali)
- Legge Regionale 29 (Norme e provvedimenti per favorire le opportunità di vita autonoma e l'integrazione delle persone disabili)
- Dgr 1206 /2007 (Fondo regionale per la non autosufficienza - indirizzi attuativi della delibera n. 509/2007)
- Dgr 1230/08 (Fondo Regionale per la non autosufficienza - programma 2008 e definizione interventi a favore delle persone adulte con disabilità)
- Dgr 514/09 (Primo provvedimento della Giunta regionale attuativo dell'art. 23 della L.R. 4/08 in materia di accreditamento dei servizi sociosanitari)
- Dgr 2110/09 (Approvazione del sistema omogeneo di tariffa per i servizi socio-sanitari per anziani valevole per l'accreditamento transitorio)
- Dgr 1637/1996(Direttiva Regionale per l'identificazione degli interventi socio-assistenziali a carico del bilancio sociale e degli interventi sociali a rilievo sanitario a carico del fondo sanitario nazionale)
- Dgr 564/2000 (Direttiva regionale per l'autorizzazione al funzionamento delle strutture residenziali e semiresidenziali per minori, portatori di handicap, anziani e malati di Aids)
- Dgr 1122/02 (Direttiva per la formazione di progetti personalizzati finalizzati a favorire le condizioni di domiciliarità e le opportunità di vita indipendente dei cittadini portatori di handicap grave (assegno di curaO
- Dgr 2068/04 (Sistema integrato di interventi socio- sanitari e socio- assistenziali per persone con gravissime disabilità acquisite in età adulta)
- Piano Distrettuale delle attività per la non autosufficienza – Piano triennale
- Piano Distrettuale delle attività per la non autosufficienza – Area Disabili – Programma attuativo annuale
- Protocollo d'intesa per l'erogazione delle prestazioni sociali con spesa a rilievo sanitario e con spesa a rilievo sanitario e sociale (30/06/2008)
- Protocollo Distrettuale per l'elaborazione dei progetti di vita e di cure - approvato dal Comitato di Distretto in data 05/06/2013

Area d'intervento 3 – AREA ADULTI E ADULTI DISABILI
Scheda 3.1 SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE E DI CONSULENZA
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Attività volte ad assicurare puntuale informazione, orientamento e consulenza sui servizi, sulla corretta gestione delle procedure amministrative per l'accesso alle prestazioni socio-sanitarie e socio- assistenziali e per poter effettuare una libera scelta tra le risorse sociali pubbliche e private disponibili sul territorio.
3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Le forme di aiuto, erogate secondo un progetto personalizzato, consistono in supporti e sostegni ai singoli, in agevolazioni nella fruizione di servizi pubblici, in erogazione di contributi economici, in supporto nell'accesso a centri educativi, riabilitativi, di accoglienza diurna e residenziale protetta, oltre che nella collaborazione con l'Azienda Usl e i diversi organi istituzionali che si occupano di sostegno alla persona e alla famiglia.
Il servizio è gestito direttamente dall'Azienda mediante personale dipendente e riguarda:
a) Attività di front-office
b) Attività di consulenza tecnica da parte dell'Assistente Sociale
c) Servizio sociale professionale
4. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Accessibilità dell'utenza Attività di Informazione , consulenza e servizio sociale professionale Ampiezza dell'orario di apertura al pubblico degli Sportelli Non inferiore a 14 ore settimanali
Informazione e relazione con l'utenza Facilità di accesso ai materiali Massima visibilità Aggiornamento mensile documenti, modulistica, sito internet
Organizzazione Formazione del personale Partecipazione a corsi di formazione Partecipazione ad almeno 10 ore annue di formazione

Area d'intervento 3– AREA ADULTI E ADULTI DISABILI
Scheda 3.2 SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE E SUPPORTO EDUCATIVO DOMICILIARE (servizio conferito nell'ambito del contratto di servizio stipulato ai sensi della dgr 514/09)

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO
Prestazioni socio - assistenziali erogate al domicilio della persona disabile sola o con familiari che abbiano bisogno di sostegno per la cura del proprio congiunto.
L'accesso, l'organizzazione e la gestione del servizio avviene nel rispetto del Protocollo Distrettuale per l'elaborazione dei progetti di vita e di cure approvato dal Comitato di Distretto in data 05/06/2013
3. FINALITA'
- Mantenimento o recupero, per quanto possibile, dell'autonomia personale anche attraverso la prevenzione dell'insorgenza di condizioni che conducano al ricovero e all'isolamento
- Promozione dell'autonomia delle famiglie a rischio di emarginazione
- Accesso alla rete dei servizi
- Attivazione reti di solidarietà sociale
4. PRESTAZIONI
- Igiene e cura della persona
- Supporto educativo individuale e familiare
- Pulizia e riordino della casa
- Supervisione e controllo
- Consegna pasti
- Spesa e accompagnamento visite mediche e commissioni
- Lavanderia
5. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio di assistenza domiciliare viene erogato con modalità e tempi dettagliati nell'ambito dei contratti di servizio stipulati ai sensi della dgr 514/09 (e relativi allegati).
6. TARIFFE
Laddove il progetto individualizzato che prevede l'intervento di assistenza domiciliare, non acceda alle risorse dedicate nel Piano Distrettuale della non autosufficienza precedentemente richiamato, l'Azienda applicherà le tariffe approvate secondo apposito regolamento.
7. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'

Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Risorse Umane Professionalità Titolo di studio degli Operatori Tutti gli operatori hanno il titolo di studio richiesto
Assistenza e Relazione Attività di coordinamento Incontri d'èquipe di verifica periodica Almeno un incontro mensile dell'Assistente Sociale con gli Operatori e i referenti Ausl

Progettazione esistenza di un progetto individuale condiviso con la persona e/o i suoi familiari
Nel 100% dei casi
presentazione del progetto in UVM nel 100% dei casi
possibilità di riprogettazione in relazione a nuovi bisogni nel 100% dei casi

Organizzazione

Tempi attivazione intervento
Raccordo fra le diverse fasi della progettazione finalizzato alla rapida attivazione del servizio nelle situazioni che presentano carattere d'urgenza l'attivazione è immediata
di norma entro 35 giorni dalla rilevazione/segnalazione del bisogno

Area d'intervento 3 – AREA ADULTI E ADULTI DISABILI
Scheda 3.3 INSERIMENTO TEMPORANEO, DI SOLLIEVO O DEFINITIVO IN STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI E/O RESIDENZIALI PER DISABILI ED ADULTI

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO
Nell'ambito del progetto di vita e di cure è possibile prevedere l'inserimento temporaneo, di sollievo o definitivo in strutture semi-residenziali socio riabilitative diurne o in strutture socio – riabilitative residenziali, secondo il percorso d'accesso di cui al "protocollo distrettuale per l'elaborazione dei progetti di vita e di cure" e secondo le competenze socio - sanitarie definite dalla normativa vigente. È altresì possibile, in casi straordinari adeguatamente motivati, prevedere l'ingresso di soggetti disabili o di adulti non portatori di deficit in strutture socio assistenziali/socio educative al di fuori del predetto protocollo distrettuale.
3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Soggetti Disabili di cui all'articolo 3 – comma 3 della legge 104/92
Per i soggetti rientranti nelle casistiche previste dalla dgr 1230/08, ovvero per disabili gravi ai sensi della legge 104/92 – art. 3 – comma 3, l'Azienda provvede, di norma e per il tramite dell'Assistente Sociale territoriale, alla rilevazione del bisogno, nonché alla proposta di intervento alla Unità di Valutazione Multidimensionale distrettuale, in coerenza con il vigente protocollo.
A seguito di detta valutazione e della determinazione, da parte dell'Ufficio di Piano ed ove previsto, del concorso da parte del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, la competenza dell'intervento viene assegnata in base i criteri definiti nel vigente protocollo distrettuale, ovvero in sintesi:
- Per gli inserimenti temporanei e definitivi in centri socio- riabilitativi, nonché definitivi in struttura protetta, in hospice e per gli inserimenti di utenti Gra.da la competenza è in capo ad Ausl;
- Per gli inserimenti temporanei in struttura protetta, nonché per gli inserimenti in strutture a basso livello assistenziale (es. gruppo appartamento) la competenza è in capo all'ente territoriale ovvero all'Azienda.
Nei casi di cui al punto a) l'Azienda provvederà a garantire il supporto per quanto di competenza, lasciando la titolarità del caso all'Azienda sanitaria.
Nel Nei casi di cui al punto b) l'Azienda manterrà invece, per il tramite dell'Assistente Sociale referente, la titolarità della presa in carico globale, agendo tutte le azioni necessarie a tal fine.
Soggetti disabili non certificati ai sensi dell'art. 3 – comma 3 della legge 104/92 e soggetti adulti
In tali casi l'Azienda provvede ad autonoma valutazione in ordine alla necessità di inserimento in strutture semi- residenziali e residenziali, non intervenendo l'apporto del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, eventualmente coinvolgendo le commissioni distrettuali multidimensionali a mera consulenza.
L'attivazione dell'intervento avviene su proposta dell'Assistente Sociale territoriale, rilevato il bisogno e su autorizzazione del Responsabile d'Area.
4. TARIFFE
A tale riguardo, fatto salvo quanto previsto nel Piano Distrettuale delle attività per la non - autosufficienza, l'Azienda applica i criteri di compartecipazione alla spesa previsti dalla normativa vigente (dgr 514/09 e dgr 219/10), secondo i termini definiti dal Comitato di Distretto (criterio di ripartizione definito in 80% a carico FRNA e 20% a carico utente/Comune) e per come previsto dal Regolamento Aziendale approvato dai Comuni soci.
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Risorse Umane Professionalità Titolo di studio degli Operatori Responsabile Area - laurea

Assistente Sociale – titolo necessario alla funzione

Assistenza e Relazione Rilevazione del bisogno e progettazione Definizione di una ipotesi di intervento condivisa con utenti e familiari

Progetto di Vita e di Cure, ove previsto e relazione di proposta progettuale

Presentazione alla Commissione UVM ove previsto e necessario 100% dei casi

 

100% dei casi

100% dei casi
Organizzazione Tempi attivazione intervento Raccordo fra le diverse fasi della progettazione finalizzato alla rapida attivazione del servizio Applicazione protocollo distrettuale e relative tempistiche per i soggetti disabili di cui all'art. 3 – comma 3 della legge 104/92

Rispetto, di minima, di tempistiche analoghe a quanto previsto nel protocollo distrettuale per soggetti adulti e disabili non rientranti nei criteri previsti dal FRNA

 

 

 

Area d'intervento 3 – AREA ADULTI E ADULTI DISABILI
Scheda 3.4 LABORATORI SOCIO- OCCUPAZIONALI PER PORTATORI DI DEFICIT

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO
Il servizio è rivolto a soggetti disabili ai sensi dell'articolo 3 – comma 3 della legge 104/92 e si inquadra in prestazioni socio-educative, abilitative - riabilitative, di formazione professionale a favore di soggetti diversamente abili, erogate in strutture diurne in gestione al privato sociale e con l'affiancamento di personale educativo.
Gli interventi sono attivati secondo il percorso d'accesso di cui al "protocollo distrettuale per l'elaborazione dei progetti di vita e di cure".
3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
L'Azienda provvede, per il tramite dell'Assistente Sociale territoriale, alla rilevazione del bisogno, nonché alla proposta di intervento alla Unità di Valutazione Multidimensionale distrettuale, in coerenza con il vigente protocollo.
A seguito di detta valutazione e dell'autorizzazione, da parte dell'Ufficio di Piano, del concorso da parte del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza, che co - finanzia il costo del servizio per il 60%, l'Azienda procede all'avvio della frequenza del servizio, sulla base del Progetto di Vita e di Cure condiviso con l'utente e la famiglia, facendo riferimento alle strutture del privato sociale presenti sul territorio dei Comuni dell'Unione e sul territorio Provinciale, ovvero attraverso le convezioni di tempo in tempo vigenti con i partner del Terzo Settore.

Le attività garantite nell'ambito delle strutture convenzionate si riassumono in quattro macro aree:
• predisposizione di programmi formativi che attraverso le attività dei diversi laboratori mirino ad un inserimento lavorativo esterno (formazione lavoro);
• potenziamento delle abilità ed autonomie attraverso attività occupazionale, espressiva, motoria e di socializzazione (terapia occupazionale);
• mantenimento e potenziamento delle abilità acquisite e delle autonomie attraverso percorsi di riabilitazione (socio- riabilitazione);
• accoglienza delle persone e sviluppo "partecipato" di Progetti educativi, con una presa in carico a partire dall'inserimento nel contesto cooperativo, finalizzati allo svelamento delle molte possibilità e costruzione di percorsi protetti, attraverso un affiancamento educativo e/o tutoriale, anche per mezzo di "simulazioni aziendali protette" e/o sostegno agli aspetti connessi alla domiciliarità ed alla socialità/tempo libero e progettazione, in alternativa o in progressione, di percorsi per l'autonomia rivolti alle persone nelle quali siano presenti aspettative e potenzialità; in accordo con tutte le parti può venire stabilito che all'utente venga riconosciuta un indennità, a carico della cooperativa, come leva motivazionale e valorizzazione del percorso (percorsi di officine educative).

4. TARIFFE
All'utenza è richiesto, quale concorso al costo del servizio, il solo rimborso dei pasti consumati nella struttura di frequenza, nelle modalità definite nel vigente regolamento aziendale.

Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Risorse Umane Professionalità Titolo di studio degli Operatori Responsabile Area - laurea

Assistente Sociale – titolo necessario alla funzione

Assistenza e Relazione Rilevazione del bisogno e progettazione Definizione di una ipotesi di intervento condivisa con utenti e familiari

Progetto di Vita e di Cure e relazione di proposta progettuale

Presentazione alla Commissione UVM per valutazione ed eventuale approvazione 100% dei casi

 

100% dei casi

100% dei casi
Organizzazione

Tempi attivazione intervento

Raccordo fra le diverse fasi della progettazione finalizzato alla rapida attivazione del servizio

Applicazione protocollo distrettuale e relative tempistiche per i soggetti disabili di cui all'art. 3 – comma 3 della legge 104/92

 

Area d'intervento 3 – AREA ADULTI E ADULTI DISABILI
Scheda 3.5 INTEGRAZIONE LAVORATIVA
FORMAZIONE PROFESSIONALE, INSERIMENTO LAVORATIVO PROTETTO AI SENSI DELLA LEGGE 68/99, TIROCINI FORMATIVI AI SENSI DELLE LEGGI REGIONALI 17/2005 E 7/2013

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
In seguito a rilevazione del bisogno e/o segnalazione, l'Azienda elabora progetti individuali finalizzati all'inserimento/re- inserimento della persona disabile o di persone adulte sia attivando gli enti preposti in tema di assunzioni ex legge 68/99 (SILD- Provincia) sia provvedendo alla segnalazione/presentazione di utenti per la frequenza di percorsi specifici indennizzati, che direttamente, quale soggetto proponente accreditato ai sensi della legge regionale 7/2013, all'avvio di percorsi di Tirocinio Formativo.

In particolare:
- Le assunzioni di disabili ai sensi della legge 68/99 sono realizzate per il tramite del SILD (Servizio Inserimento Lavorativo Disabili) della Provincia di Parma; all'Azienda compete, oltre alla fase di segnalazione e proposta, il monitoraggio dell'assunzione ed il raccordo con il SILD;
- I percorsi di Tirocinio Formativo ai sensi delle leggi regionali 17/2005 e 7/2013 sono formalizzati attraverso i modelli regionali di convenzione e di progetto formativo e sono attivati previa approvazione da parte dell'Organismo Tecnico di Valutazione di ambito provinciale. L'Azienda in tal caso agisce quale soggetto promotore, ovvero rileva il bisogno, propone l'intervento, sottoscrive convenzione e progetto e provvede a monitorarne l'andamento. Ai beneficiari sono assicurati sussidi formativi nelle modalità previste dalla normativa. Possono accedere al sevizio i soggetti con invalidità civile e le categorie ricomprese nella legge 381/99
- I Percorsi di tirocinio formativo indennizzato potranno altresì essere avviati, a seguito di appositi bandi provinciali, per il tramite degli Enti di Formazione del territorio. In questi casi l'Azienda provvede, con il proprio personale preposto, alla segnalazione/presentazione del caso nei Tavoli dedicati, per la frequenza dell'esperienza formativa.

3. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA' DEGLI INTERVENTI DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Assistenza e Relazione (sia inserimenti legge 68/99 che tirocini) Progettazione esistenza di un progetto individuale condiviso con la persona e/o i suoi familiari nel 100% dei casi
possibilità di riprogettazione in relazione a nuovi bisogni nel 100% dei casi
Gestione (tirocini con Azienda soggetti proponente) Convenzione Sottoscrizione di accordo convenzionale con l'ente ospitante Nel 100%dei casi
Progetto formativo Sottoscrizione di progetto formativo con l'utenza e/o i familiari Nel 100% dei casi
Organizzazione
(sia inserimenti legge 68/99 che tirocini) Raccordo fra le diverse fasi e tra i diversi interlocutori della progettazione, finalizzato al monitoraggio costante dell'esperienza formativa e/o lavorativa. Incontri d'èquipe di verifica periodica. Verifiche in equipe tra AASS responsabili dei casi e operatori preposti all'inserimento lavorativo, di norma a cadenza trimestrali (tirocini).
Incontri al bisogno con i referenti del SILD, dei Centri per l'Impiego e degli Enti di Formazione autorizzati

Area d'intervento 3 – AREA ADULTI E ADULTI DISABILI (ed Area Anziani limitatamente a Gruppo di Auto-Mutuo Aiuto)
Scheda 3.6 PROGETTI SPECIALI E PIANO DI ZONA

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
L'azienda provvede alla realizzazione di progettualità speciali, le quali non si connotano come servizi ordinari e standardizzati, ma che hanno lo scopo di sviluppare obiettivi specifici in relazione ad una popolazione target e ad uno o più bisogni emergenti.

Tali progettualità sono definite ed attuate, di tempo in tempo, in base a:
a. Progettazioni approvate nell'ambito del Piano di Zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale e contenute nei Piani Attuativi Annuali. In tale ambito l'Azienda provvede quindi ad attuare le azioni e gli interventi previsti nei progetti ri - compresi nelle seguenti aree tematiche:
- Area Immigrazione, asilo, cittadinanza
- Area Povertà e Disagio Adulto
- Area Disabili
- Area Anziani
- Area Giovani (limitatamente ai Comuni di Felino e Traversetolo)
b. Progettazioni aziendali proposte dall'Ufficio di Direzione ed approvate dal CDA dell'Azienda. A titolo esemplificativo trattasi di progetti quali: Gruppi di Auto Mutuo – Aiuto Anziani e Disabili, Scuola di Autonomia e progetto Puzzle (disabili)

L'azienda provvede inoltre, per quanto concerne il Piano di Zona distrettuale per la salute ed il benessere sociale, a garantire la partecipazione, in rappresentanza dell'Unione, ai Tavoli Tecnici tematici propedeutici alla definizione dei Piani di Zona.

4. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA' DEGLI INTERVENTI DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Assistenza e Relazione Progettazione Partecipazione tavoli tematici di progettazione PdZ nel 100% dei casi
Rilevazione bisogni del territorio propedeutici a definizione di progetti speciali nel 100% dei casi
Gestione Progetto Piano di Zona Realizzazione azioni progettuali Nel 100%dei casi
Progetto Speciale Definizione/approvazione progetto e realizzazione azioni progettuali Nel 100% dei casi

Allegato 4 al Contratto di Servizio

Area d'intervento 4 – Attività ed Interventi Trasversali a Tutte Le Aree
Scheda 4.1 TAXI SOCIALE

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO E FINALITA'
Il Taxi sociale è un servizio di accompagnamento per facilitare la mobilità delle persone anziane, disabili e rientranti in altre fasce deboli di popolazione all'interno ed all'esterno dei confini comunali con le seguenti finalità:
a) Promuovere l'autonomia della persona a rischio di emarginazione, nonché sostenerla supportandola nelle funzioni che non è sempre in grado di espletare;
b) Favorire l'accesso ai servizi sanitari e socio-sanitari e alle sedi lavorative e di studio;
c) Attivare reti di solidarietà sociale del territorio (vicinato, volontariato, ecc.), al fine di favorire un miglior inserimento delle persone in difficoltà nel proprio contesto sociale;
3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Il servizio è gestito direttamente dall'Azienda mediante personale dipendente, mediante affidamento a Cooperative Sociali o attraverso la collaborazione con Associazioni di Volontariato.
L'accesso, l'organizzazione e la gestione del servizio avviene nel rispetto del vigente ed unico Regolamento aziendale adottato dai Comuni soci per il funzionamento del taxi sociale.
4. PRESTAZIONI
Gli interventi di trasporto devono essere effettuati con l'utilizzo di mezzi adeguati e rispondenti a tutti requisiti di sicurezza
5. TARIFFE
E' prevista la partecipazione economica dell'utenza in relazione alle condizioni economiche.
Le tariffe applicate sono definite annualmente dall'organismo competente.


Area d'intervento 4 – Attività ed Interventi Trasversali a Tutte Le Aree
Scheda 4.2 INTERVENTI AD INTEGRAZIONE DEL REDDITO e INTEGRAZIONI RETTE STRUTTURE PROTETTE
1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO
Gli interventi consistono in programmi di integrazione al reddito familiare o di integrazione a copertura economica delle quote non garantite dagli utenti per l'inserimento in strutture protette. Gli interventi sono erogati in favore di persone e/o a nuclei residenti nel territorio dell'Unione Pedemontana Parmense, che versino in condizioni di povertà o con limitato reddito o con incapacità parziale o totale, di ordine fisico o psichico, di provvedere alle proprie esigenze e con conseguenti difficoltà nella vita sociale attiva e nel mercato del lavoro.
3. FINALITA'
Contribuire alla realizzazione di percorsi di crescita, sostenendo l'esercizio adeguato dei compiti genitoriali e delle responsabilità genitoriali, favorendo l'autosufficienza, il superamento di situazioni di bisogno, l'esclusione sociale.
4. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
Gli interventi economici devono essere sostenuti da un progetto individuale – contratto sociale elaborato dall'Assistente Sociale e condiviso con il richiedente. Tali interventi, con tipologia e caratteristiche differenti in relazione ai destinatari (Famiglie con minori, Anziani, Disabili, Adulti in difficoltà) sono attivati in ottemperanza a quanto previsto dal "Regolamento Aziendale degli interventi di Assistenza economica a favore di persone bisognose".

L'Azienda svolge, inoltre, tutte le attività informative e le funzioni Amministrative in capo al Comune, anche relative a interventi a sostegno del reddito derivanti da progettualità distrettuali e da normativa Statale quali, a titolo esemplificativo:
• Assegno di Maternità
• Assegno al Nucleo
• Bonus energia
• Bonus famiglia

Potranno essere erogate altre forme di sostegno al reddito, in attuazione di nuove disposizioni normative in materia. Nel qual caso l'Unione Pedemontana Parmense dovrà autorizzare, tramite delega, la gestione degli interventi e garantire il trasferimento delle risorse necessarie.
5. REQUISITI DI ACCESSO
I requisiti di accesso sono definiti nell'ambito del "Regolamento Aziendale degli interventi di assistenza economica a favore di persone bisognose"
I requisiti di accesso a prestazioni di sostegno economico erogate sulla base di progettualità distrettuali, provinciali o statali, potranno essere normate secondo specifici requisiti.
6. INDICATORI E STANDARD PER LA QUALITA'
Aree della Qualità Dimensioni Indicatori standard
Assistenza e Relazione Progettazione Raccordo fra le diverse fasi della progettazione finalizzato alla rapida attivazione dell'intervento Il progetto segue l'iter previsto dal Regolamento Aziendale
Organizzazione Tempestività Tempo trascorso dalla presentazione della domanda completa alla risposta del servizio In situazioni d'urgenza è immediata
Nella norma entro 30 giorni dalla rilevazione del bisogno
Tempo trascorso tra la risposta positiva del servizio sociale e la liquidazione del contributo In situazioni d'urgenza è immediata
Di norma entro sette giorni di calendario

Area d'intervento 4 – Attività ed Interventi Trasversali a Tutte Le Aree
Scheda 4.3 EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E FONDO AFFITTO

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO
L'Azienda svolge tutte le funzioni e le attività relative all'Edilizia Residenziale Pubblica (gestione e manutenzione del patrimonio abitativo) e Fondo affitto che la normativa statale e Regionale pone in capo ai Comuni.
Rimane nella competenza del Comune di Sala Baganza la gestione dell'emergenza abitativa attraverso l'utilizzazione della riserva degli alloggi, così come prevista dalla normativa e recepita nei regolamenti per l'assegnazione degli alloggi (art.13 – C.C. N. 50 del 22/11/2010).
3. RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge Regionale 8/08/2001 N° 24
- Legge Regionale N° 2/2003.
- Legge n. 431 del 9/12/1998
- Atto di "Affidamento in concessione d'uso del patrimonio immobiliare di proprietà Comunale"
4. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
L'Azienda subentra nelle attività relative all'Edilizia Residenziale Pubblica (Gestione e manutenzione del patrimonio abitativo), e del Fondo per l'accesso in locazione (Fondo Affitto) che la normativa Statale e Regionale pone in capo ai Comuni, in osservanza della concessione unica che regola i rapporti tra Acer di Parma e l'Azienda stessa approvata in data 14/12/2009 con rep.n.144.

Area d'intervento 4 – Attività ed Interventi Trasversali a Tutte Le Aree
Scheda 4.4 ASSEGNAZIONE E GESTIONE ALLOGGI PER EMERGENZE ABITATIVE

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Gestione conferita dal Comune di Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO
Rappresenta la risposta temporanea a situazioni di pesante disagio abitativo in condizioni di emergenza sociale. I destinatari sono singoli o nuclei familiari.
3. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
L'assegnazione dell'alloggio in emergenza avviene esclusivamente previa elaborazione di un progetto elaborato dall'Assistente Sociale nella prospettiva di uscita dall'emergenza attraverso l'accesso alla locazione privata (laddove sussistano le adeguate condizioni economiche) o all'assegnazione di alloggio di Edilizia Residenziale Pubblica.
L'Azienda è titolare dei contratti di locazione con privati per gli immobili di cui all'allegato "A".

4. CANONI
Il canone di locazione viene calcolato secondo i parametri utilizzati per gli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica e applicato in seguito ad approvazione dell'Organo competente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Area d'intervento 4 – Attività ed Interventi Trasversali a Tutte Le Aree
Scheda 4.5 ATTIVITA' AMMINISTRATIVE IN TEMA DI ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO
L'Azienda svolge tutte le funzioni e le attività relative all'accesso dei cittadini residenti ai contributi derivanti da normativa statale e regionale poste in capo al Comune.
3. RIFERIMENTI NORMATIVI
 Legge 13/89
 Legge Regionale 29/97
4. CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO
L'Azienda adibisce proprio personale amministrativo alle attività di informazione ai cittadini, istruzione pratiche e predisposizione atti e rapporti con Enti ed Istituzioni, derivanti dall'applicazione di quanto definito dalle Direttive Regionali in materia di Abbattimento Barriere Architettoniche. Il Comune provvede a trasferire all'Azienda le risorse eventualmente incamerate dalla Regione. L'Azienda provvede alla liquidazione agli aventi diritto dei rispettivi contributi.
Per l'acquisizione di pareri tecnici in relazione alle diverse forme di soluzione architettonica o di ausili prescelti per l'abbattimento delle barriere, l'Azienda si avvale, a titolo di funzione servente, delle risorse professionali messe a disposizione dai Comuni dell'Unione Pedemontana Parmense.

Area d'intervento 4 – Attività ed Interventi Trasversali a Tutte Le Aree
Scheda 4.6 FUNZIONI AMMINISTRATIVE E ACCESSORIE

1. COMUNI CHE FRUISCONO DELL'INTERVENTO:
Tutti i Comuni: Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza, Traversetolo
2. NATURA DEL SERVIZIO
I Comuni attualmente hanno affidato all'Azienda funzioni amministrative accessorie rispetto all'attuazione di interventi specifici nell'ambito delle diverse Aree sociali e tematiche, come sotto riportato:
Comune di Collecchio
 Pulizia Centro sociale Anziani – Via Generale Paveri 1
 Pulizia Centro sociale Anziani – P.zza M.Curie,1.
Comune di Montechiarugolo
 Supporto nella compilazione della modulistica per il rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno e carte di soggiorno;
Comune di Traversetolo
• Pulizie centro sociali anziani.


Allegato A al Contratto di Servizio

• Scheda tecnica A : "Elenco patrimonio immobiliare conferito ai sensi dell'Art. 5 del contratto di servizio"

1 Denominazione della struttura
Sede legale ed amministrativa dell'azienda
Destinazione della struttura

Direzione Generale, Servizi amministrativi, Unità organizzative di coordinamento dell'area amministrativa e sociali, Coordinamento Taxi sociale, Referente aziendale affido e adozioni

Ubicazione della struttura
Piazza Fraternità, 4 – Collecchio (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro


2 Denominazione della struttura
Centro Diurno
Destinazione della struttura

Struttura di accoglienza a carattere diurno finalizzata ad offrire agli anziani occasioni di socializzazione e di riattivazione delle capacità residue; coordinamento SAD
Ubicazione della struttura
Via Berlinguer, 2 – Collecchio (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro


3 Denominazione della struttura
Sportello sociale
Destinazione della struttura


Uffici amministrativi, Uffici assistenti sociali
Ubicazione della struttura
Piazza Repubblica, 1 – Collecchio (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

4 Denominazione della struttura
Sportello sociale
Destinazione della struttura

Uffici amministrativi, Uffici assistenti sociali, coordinamento SAD
Ubicazione della struttura
Largo Villa Guidorossi, 11 – Felino (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

5 Denominazione della struttura
Sportello sociale
Destinazione della struttura

Uffici amministrativi, Uffici assistenti sociali, coordinamento SAD
Ubicazione della struttura
Via del Mulino, 1 – Sala Baganza (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

6 Denominazione della struttura
Sportello sociale
Destinazione della struttura

Uffici amministrativi, uffici assistenti sociali
Ubicazione della struttura
Via Liberazione, 4 – Montechiarugolo (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro


 

 

7 Denominazione della struttura
Sportello sociale
Destinazione della struttura

Uffici amministrativi, uffici assistenti sociali
Ubicazione della struttura
Piazza Vittorio Veneto, 30 – Traversetolo (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

8 Denominazione della struttura
Centro Diurno
Destinazione della struttura


Struttura di accoglienza a carattere diurno finalizzata ad offrire agli anziani occasioni di socializzazione e di riattivazione delle capacità residue; coordinamento SAD
Ubicazione della struttura
Via Don Minzoni, 16 - Traversetolo
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

9 Denominazione della struttura
Centro Diurno
Destinazione della struttura

Struttura di accoglienza a carattere diurno finalizzata ad offrire agli anziani occasioni di socializzazione e di riattivazione delle capacità residue; coordinamento SAD
Ubicazione della struttura
Via Falcone, 2 – Basilicanova (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

 

10 Denominazione della struttura
Unità immobiliare – Appartamento "a bassa soglia" per donne in difficoltà
Destinazione della struttura

Immobile destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione per emergenze abitative
Ubicazione della struttura
Via Salvo D'Acquisto, 21 – Traversetolo (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

11 Denominazione della struttura
Unità immobiliare – Appartamento "a bassa soglia" per donne in difficoltà
Destinazione della struttura

Immobile destinato esclusivamente ad uso di civile abitazione per emergenze abitative
Ubicazione della struttura
Via Coruzzi, 30 – Langhirano (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

12 Denominazione della struttura
Alloggi per emergenze abitative
Destinazione della struttura

Risposta temporanea a situazioni di disagio abitativo in condizioni di emergenza sociale
Ubicazione della struttura
Piazza Fanfulla, 45, Traversetolo (PR) - n. 4 mini appartamenti
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro


 

 

13 Denominazione della struttura
Alloggi per emergenze abitative
Destinazione della struttura

Risposta temporanea a situazioni di pesante disagio abitativo in condizioni di emergenza sociale
Ubicazione della struttura
Via Pavese, 2, Traversetolo (PR) - n. 2 appartamenti
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

14 Denominazione della struttura
Alloggi per emergenze abitative
Destinazione della struttura

Risposta temporanea a situazioni di pesante disagio abitativo in condizioni di emergenza sociale
Ubicazione della struttura
Strada Baratti, 40, Traversetolo (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

15 Denominazione della struttura
Alloggi per emergenze abitative
Destinazione della struttura

Risposta temporanea a situazioni di pesante disagio abitativo in condizioni di emergenza sociale
Ubicazione della struttura
Viale Verdi, 42, Traversetolo (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro

 

 

 

16 Denominazione della struttura
Alloggi per emergenze abitative
Destinazione della struttura

Risposta temporanea a situazioni di pesante disagio abitativo in condizioni di emergenza sociale
Ubicazione della struttura
Via Majano, 13, Traversetolo (PR)
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro


 

17 Denominazione della struttura
Alloggi per emergenze abitative
Destinazione della struttura

Risposta temporanea a situazioni di emergenza abitativa
Ubicazione della struttura
Via Gramsci, 9, Collecchio (PR) – n. 2 mini appartamenti
Titolo d'uso Proprietà

• Locazione

• Comodato

X Altro


Allegato B al Contratto di Servizio

 

 

 

Coperture assicurative in favore dei Dipendenti

 

 

di

PEDEMONTANA SOCIALE

 

 

 

 

 

 

 

Coperture assicurative accese in favore dei Dipendenti di Pedemontana Sociale:

Rischio N. polizza Compagnia Effetto Scadenza
Infortuni 51015646 Fondiaria
Danni ai veicoli di proprietà 131/31067 UGF
Tutela legale 03/25362 Reale M.
RC patrimoniale A11721715 Lloyd's
RCT 509445 Assitalia

Principali caratteristiche delle coperture assicurative

Rischio Infortuni

Contraente Pedemontana Sociale
Effetto ore 24.00 del
Scadenza ore 24.00 del
N. polizza 51015646
Società assicuratrice Fondiaria assicurazioni
Assicurati Conducenti dei veicoli di proprietà del Contraente
Conducenti dei veicoli di proprietà dei dipendenti impiegati per missione / servizio
Rischio Assicurato Infortuni
Operatività La garanzia è operante in favore dei conducenti dei veicoli di proprietà del Contraente, nonché dei veicoli non di proprietà utilizzati da dipendenti per missione e/o servizio autorizzato

Prestazioni e somme assicurate per il caso di infortunio Caso morte € 150.000,00
Caso invalidità permanente € 200.000,00
Rimborso spese sanitarie € 5.000,00

Franchigie Caso invalidità permanente
 fino € 100.000,00
 oltre € 100.000,00
0,00
3%
Rimborso spese sanitarie € 150,00

Rischio Danni ai veicoli di proprietà

Contraente Pedemontana Sociale
Effetto ore 24.00 del
Scadenza ore 24.00 del
N. polizza 131/31067
Società assicuratrice UGF Assicurazioni
Assicurati Dipendenti
Beni assicurati Veicoli non di proprietà del Contraente impiegati dagli assicurati per lo svolgimento di servizio / missione preventivamente autorizzato
Rischio assicurato  incendio, fulmine, scoppio del serbatoio o dell'impianto di alimentazione;
 furto, rapina, estorsione o tentativo di tali reati e/o danni conseguenti alla circolazione successiva agli stessi;
 danni accidentali (collisione con altri veicoli, urto contro qualsiasi ostacolo, ribaltamento, uscita di strada) - kasko;
 eventi socio politici
 eventi atmosferici
Operatività La garanzia è operante per i danni subiti dai veicoli non di proprietà del contraente impiegati da:
 Dipendenti per l'espletamento del servizio e/o missione preventivamente autorizzata;

Somma assicurata € 20.000,00
con il limite del valore commerciale del veicolo

Franchigie /scoperti Incendio furto e rapina € 0,00
Eventi socio politici ed atmosferici e kasko Scoperto 10% min. € 250,00

Rischio Tutela legale

Contraente Pedemontana Sociale
Effetto ore 24.00 del
Scadenza ore 24.00 del
N. polizza 03/25362
Società assicuratrice Reale Mutua Assicurazioni
Assicurato Pedemontana Sociale per fatti o atti commessi dai Dipendenti di cui sia chiamato a rispondere secondo le norme di legge
Rischio Assicurato Spese legali per i seguenti eventi
 difesa penale per delitti colposi e contravvenzioni;
 difesa penale per delitti dolosi;
 recupero danni a persone e/o cose;
 spese di resistenza per azioni di responsabilità avanti giudice ordinario o TAR;
 spese per azioni avanti il TAR o Consiglio di Stato

Prestazioni e massimale assicurato Spese legali € 30.000,00

Franchigie Per ogni evento € 0,00

Rischi sempre esclusi Spese legali conseguenti a procedimenti per responsabilità, accertati con provvedimento definito dell'autorità competente, che gravino personalmente su qualsiasi Amministratore per colpa grave e per Responsabilità amministrativa o Amministrativa Contabile (art. 3 comma 59 - L. 244 del 24.12.2007)

Rischio Responsabilità civile patrimoniale

Contraente Pedemontana Sociale
Effetto ore 24.00 del
Scadenza ore 24.00 del
N. polizza A11721715
Società assicuratrice Lloyd's
Assicurato Pedemontana Sociale per fatti o atti commessi da Direttore, Titolari di PO amministrativi e Tecnici di cui sia chiamato a rispondere secondo le norme di legge

Rischio Assicurato Perdite patrimoniali involontariamente cagionate a terzi in conseguenza a fatti o atti colposi posti in essere dagli Assicurati di cui il Contraente debba rispondere a norma di legge

Prestazioni e massimale assicurato Perdite patrimoniali € 1.000.000,00

Franchigie Per ogni evento € 5.000,00

Rischi sempre esclusi Le responsabilità, accertate con provvedimento definito dell'autorità competente, che gravino personalmente su qualsiasi Amministratore per colpa grave e per Responsabilità amministrativa o Amministrativa Contabile (art. 3 comma 59 - L. 244 del 24.12.2007)

Rischio Responsabilità civile (RCT)

Contraente Pedemontana Sociale
Effetto ore 24.00 del
Scadenza ore 24.00 del
N. polizza 509445
Società assicuratrice Assitalia
Assicurato Pedemontana Sociale per danni materiali (lesione di persone e/o cose) cagionati a terzi per responsabilità civile ai sensi di legge in conseguenza di un fatto accidentale verificatosi in relazione all'attività aziendale del contraente
Rischio Assicurato Danni a terzi per morte, lesioni personali e danneggiamenti a cose

Prestazioni e massimale assicurato Danni materiali € 3.000.000,00

Franchigie Per ogni evento € 250,00

 

 

 

 

 

 

Coperture assicurative in favore degli Amministratori

 

 

di

PEDEMONTANA SOCIALE

 

 

 

Coperture assicurative accese in favore degli Amministratori di Pedemontana Sociale:

Rischio N. polizza Compagnia Effetto Scadenza
Infortuni 51015646 Fondiaria
Danni ai veicoli di proprietà 131/31067 UGF
Tutela legale 03/25362 Reale M.

Principali caratteristiche delle coperture assicurative

Rischio Infortuni

Contraente Pedemontana Sociale
Effetto ore 24.00 del
Scadenza ore 24.00 del
N. polizza 51015646
Società assicuratrice Fondiaria assicurazioni
Assicurati Amministratori dell'Azienda
Rischio Assicurato Infortuni
Operatività La garanzia è operante in favore di amministratori del Contraente, per gli infortuni che possano subire nell'espletamento delle loro funzioni e/o di ogni altro incarico svolto per conto del Contraente e di ogni altra attività complementare e/o connessa al loro mandato, compresi quelli subiti "in itinere", a piedi o con l'utilizzo di qualsiasi mezzo di locomozione, pubblico o privato

Prestazioni e somme assicurate per il caso di infortunio Caso morte € 250.000,00
Caso invalidità permanente € 250.000,00
Rimborso spese sanitarie € 6.000,00

Franchigie Caso invalidità permanente
 fino € 100.000,00
 oltre € 100.000,00
0,00
3%
Rimborso spese sanitarie € 150,00

Rischio Danni ai veicoli di proprietà

Contraente Pedemontana Sociale
Effetto ore 24.00 del
Scadenza ore 24.00 del
N. polizza 131/31067
Società assicuratrice UGF Assicurazioni
Assicurati Amministratori Aziendali
Beni assicurati Veicoli non di proprietà del Contraente impiegati dagli assicurati per lo svolgimento del mandato
Rischio assicurato  incendio, fulmine, scoppio del serbatoio o dell'impianto di alimentazione;
 furto, rapina, estorsione o tentativo di tali reati e/o danni conseguenti alla circolazione successiva agli stessi;
 danni accidentali (collisione con altri veicoli, urto contro qualsiasi ostacolo, ribaltamento, uscita di strada) - kasko;
 eventi socio politici
 eventi atmosferici

 

Operatività La garanzia è operante per i danni subiti dai veicoli non di proprietà del contraente impiegati da:
 Amministratori Aziendali per l'espletamento del mandato o incarico amministrativo;

Somma assicurata € 20.000,00
con il limite del valore commerciale del veicolo

Franchigie /scoperti Incendio furto e rapina € 0,00
Eventi socio politici ed atmosferici e kasko Scoperto 10% min. € 250,00

Rischio Tutela legale

Contraente Pedemontana Sociale
Effetto ore 24.00 del
Scadenza ore 24.00 del
N. polizza 03/25362
Società assicuratrice Reale Mutua Assicurazioni
Assicurato Pedemontana Sociale per fatti o atti commessi dagli Amministratori di cui sia chiamato a rispondere secondo le norme di legge

Rischio Assicurato Spese legali per i seguenti eventi
 difesa penale per delitti colposi e contravvenzioni;
 difesa penale per delitti dolosi;
 recupero danni a persone e/o cose;
 spese di resistenza per azioni di responsabilità avanti giudice ordinario o TAR;
 spese per azioni avanti il TAR o Consiglio di Stato

Prestazioni e massimale assicurato Spese legali € 30.000,00

Franchigie Per ogni evento € 0,00

Rischi sempre esclusi Spese legali conseguenti a procedimenti per responsabilità, accertati con provvedimento definito dell'autorità competente, che gravino personalmente su qualsiasi Amministratore per colpa grave e per Responsabilità amministrativa o Amministrativa Contabile (art. 3 comma 59 - L. 244 del 24.12.2007)